(Punto-Informatico.it) – Roma – La distanza tra Internet e televisione continua a ridursi. Netgear ha appena presentato un decoder in grado di rimandare sugli apparecchi televisivi contenuti video Internet di vario genere (torrent compresi), mentre MySpace lancia un widget con cui fare social networking anche sul teleschermo. Sullo sfondo, la migrazione della pubblicità verso i video online.
Internet Tv Player (ITV2000) è stato presentato dai responsabili di Netgear nel corso della prima giornata del CES 2009 di Las Vegas. Semplice nelle linee e molto compatto (è poco più grande di un mazzo di carte), consente di rimandare sul teleschermo di casa gli streaming raccolti su vari canali Internet tv (tra gli altri BBC.com, CNN.com, ESPN.com, Eurosport.com), sui siti che vendono film on-demand e su portali come YouTube e Google Video.
Oltre a questo, specifica ZeroPaid, l’apparecchio ha anche una funzionalità BitTorrent nativa che consente il download di contenuti gratuiti dai principali siti Torrent.
L’impiego del set top box è molto semplice. Per farlo funzionare è sufficiente collegarlo (via cavo o wireless) alla rete Internet, mentre non sono necessari la presenza di un PC o l’installazione di software o firewall di sorta. L’introduzione effettiva di ITV2000 sul mercato è prevista per l’inizio dell’estate 2009, ed il suo prezzo di vendita negli USA dovrebbe essere di 199 dollari.
In realtà, tuttavia, il lancio del dispositivo di Netgear non è che uno dei tanti segni dell’avvicinamento in corso tra il mondo della tv tradizionale e quello di Internet. Al CES, ad esempio, MySpace ha presentato un widget che consente lo svolgimento delle attività di social networking direttamente sullo schermo tv. Installando sui propri apparecchi tale software, gli utenti hanno la possibilità di navigare e aggiornare i propri profili MySpace dal teleschermo, impiegando una piccola finestra pop-up che vive a latere delle immagini televisive.
Lo strumento, nato dalla partnership tecnologica tra MySpace, Yahoo e Intel, ambisce a cambiare il modo stesso in cui gli spettatori guardano la tv. William Leszinske Jr., General Manager per la “Digital Home” di Intel, ha dichiarato in proposito che “la nostra iniziativa è pensata per potenziare l’esperienza tradizionale di fruizione della tv, attraverso widget che portino contenuti Internet sul teleschermo impiegando normali device consumer”.
Per sua parte TiVo, leader mondiale nel settore dei Digital Video Recording, ha presentato nei giorni scorsi una nuova versione del proprio servizio di tv search: gli utenti hanno la possibilità di ricercare i programmi di proprio interesse non solo nei palinsesti delle tv terrestri e via cavo, ma anche presso le migliaia di canali di Internet tv. Anche in questo caso, la presentazione del progetto è stata salutata con toni enfatici: “Quello che Google ha fatto per Internet in passato, TiVo lo sta facendo oggi per la televisione. Rendendo alle persone una combinazione di risultati di ricerca eccellenti e sistemi di reperimento senza precedenti”, ha dichiarato Tom Rogers, CEO e presidente dell’azienda.
I fenomeni appena descritti segnalano tutti la convergenza in atto tra Internet e televisione. Ed hanno luogo in parallelo alla riconfigurazione dello stesso mercato delle inserzioni pubblicitarie: le aziende investono sempre meno nella tv tradizionale e stanno progressivamente spostando denaro verso il comparto dell’online video. Per la tivù che rimane non ci sono altre vie se non le operazioni di svecchiamento.
Giovanni Arata