Il provvedimento prevede il completo riordino di una disciplina articolata e stratificata nel tempo, che il recepimento di numerose norme comunitarie ha reso ancor più complessa. Non si tratterà quindi di un testo unico meramente compilativo, in quanto è prevista l’introduzione di molti elementi di novità nella normativa delegata e il superamento di lacune significative. Tra i punti qualificanti della disciplina, oltre alla riformulazione e all’adeguamento del sistema sanzionatorio, vi è la previsione della piena garanzia per i lavoratori “parasubordinati” e autonomi, che vengono considerati beneficiari di tutela in quanto semplicemente presenti in un ambiente di lavoro di cui il datore abbia la disponibilità, indipendentemente dal tipo di contratto o dal titolo per cui prestano opera. Un ulteriore elemento di novità sarà il
rafforzamento del ruolo del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale, in un contesto che renderà possibile affrontare i problemi connessi alle modalità di elezione e di
svolgimento del mandato. Vengono valorizzati e incoraggiati altresì accordi aziendali, codici di condotta e “buone prassi” che orientino utilmente i comportamenti dei datori di lavoro.