Guerra totale tra le dot.com. Di ieri la notizia che MySpace programma di tagliare un terzo dei dipendenti per tornare allo spirito delle origini, per tornare brillante come una start-up tutta ufficio/garage e libertà.
Al neo AD di MySpace risponde per direttissima il co-fondatore di Google, Sergey Brin, che in un interessante intervista rilasciata al Guardian (questo il link per leggerla tutta: www.guardian.co.uk/technology/2009/jun/17/google-sergey-brin) ci spiega qual è il segreto del suo successo. Google è diventata una gigante da 20.000 dipendenti, ma continua (o almeno spera di continuare) a mantenersi sempre innovativa. C’era una volta l’e-mail, verrebbe da dire. E invece oggi Google è tutto un mondo fatto di news, mappe, documenti da condividere, programmi per navigare, servizi per la telefonia mobile e, tra pochissimo, anche social network, grazie al chiacchierato Google Wave. Come è possibile tutto questo? Brin sostiene che la sfida non è tra organizzazioni grandi e piccole, ma tra quelle veloci e quelle lente. E Google ha tutta l’intenzione di mantenere la sua velocità e la sua capacità di innovazione, continuando a investire in Ricerca e Sviluppo e lasciando ampi spazi di libertà a quegli ingegneri che si sono dimostrati “di successo”. Così è accaduto con il team che ha sviluppato Wave, che ha potuto godere di un’autonomia senza precedenti, ma che ha sviluppato un prodotto innovativo in soli due anni. E cosa ha spinto Brin a concedere tutta questa libertà ai propri dipendenti? Il fatto che si trattasse degli stessi uomini che avevano sviluppato Google Maps. Si vola alto quindi, di successo in successo. Ma non è cosa per tutti. Solo per i più meritevoli. (Davide Agazzi per NL)