Sorpresa, sorpresa. La RAI riaccende un trasmettitore in onde medie importante, Santa Palomba su 846 kHz (l’ex Roma 2 delle onde medie) e contemporaneamente lancia la sperimentazione del T-DMB sulla sua rete DAB in banda III.
Procediamo con ordine. Mercoledì sera, durante la partita Roma-Milan, cominciano ad arrivare delle mail che segnalavano la cronaca del match su 846. A quanto mi dice Andrea Borgnino il sito sarebbe stato riattivato a potenza più bassa rispetto al passato (50 kW) per verificare la situazione dei campi generati e quindi l’impatto ambientale. Ricordo che gli 846 erano stati disattivati proprio per venire incontro alle richieste dei pretori che avevano anche “processato” gli impianti di Radio Vaticana, accusati di violare la normativa sulla protezione da campi elettromagnetici. Ora la Rai potrebbe riattivare questa frequenza in maniera stabile, forse al posto degli attuali 1.107 kHz. Ma in teoria, mi spiega Andrea, non si può escludere che sul canale venga prima o poi attivata la sperimentazione DRM, per la quale si vociferava di una possibile seconda frequenza dopo Siziano/Milano 693 kHz (anche in quel caso, la ex-frequenza di Milano 2). Non voglio però parlare troppo forte perché a fare previsioni si rischia solo la smentita. Anche sulle onde corte di RAI International mi ero molto sbilanciato, quando sembrava proprio che la RAI avesse deciso la chiusura per la fine del 2006. E invece sembra che le onde corte non verranno smantellate così presto, anche se non c’è ancora una decisione ufficiale e definitiva.
Quanto al T-DMB, ricordo che si tratta di un sistema sviluppato nell’estremo oriente e basato sul DAB Eureka 147. Il DMB sfrutta l’ossatura di questo vecchio standard di radio digitale per incorporare trasmissioni multimediali più avanzate e rinnovare la compressione e la codifica audio (ferma nel 147 al vecchio Mpeg 1). L’obiettivo è ottenere un sistema che a parità di occupazione di banda consenta la trasmissione di un maggior numero di programmi e la distribuzione fissa e mobile di contenuti video e interattivi. Quella avviata oggi, primo febbraio, da RAI Way è una sperimentazione di 6 mesi che riguarda l’infrastruttura di Banda III attualmente impegnata dall’ensemble RAI DAB e non inficia la possibilità di usare i vecchi ricevitori Eureka 147. Il DMB (vedi charts ricavate da questo pdf) prevede infatti l’incapsulamento di tre tipi di servizi: audio convenzionale (Musicam MPEG1-2, layer 2) multimedia (con audio MPEG4 BSAC) e dati. Utilizzando un ricevitore DMB con display si vedranno le immagini previste dalla sperimentazione e le altre informazioni. Con un ricevitore audio DAB normale si ascoltano le stazioni integrate nell’ensemble.