La Rai è davvero alla frutta. Non c’è una cosa che vada bene in Viale Mazzini (a parte gli ascolti di “Annozero”), non c’è una cosa che non provochi un vespaio di polemiche, un effetto a catena, un serie interminabile di scuse ed accuse. L’ultimo accadimento porta la firma e la responsabilità di Claudio Cappon (foto), direttore generale dell’azienda.
Era apparso su “Il Giornale” di ieri un articolo, a firma di Filippo Facci, giornalista notoriamente provocatorio, specie quando si parla di sinistra o di Rai. L’articolo, provocatoriamente denigratorio nei confronti della tv di Stato, la definiva come “una cloaca da ripulire”, o “il vero cancro del Paese”. Parole forti, certo, che hanno fatto infuriare la dirigenza, spingendo Cappon e i suoi a intentare una querela nei confronti del giornalista. E fin qui, tutto sommato, il solito gioco delle parti. La frittata arriva, però, quando Cappon, ancora su tutte le furie, viene a sapere che Facci è tra gli invitati d’onore (molti dei quali colleghi giornalisti) nella puntata di “Annozero” dedicata alla commemorazione di Biagi. Apriti cielo. Facci non può partecipare ad una trasmissione Rai, perché prossimo alla querela da parte dei vertici di Viale Mazzini. “In base alle regole aziendali che escludono la presenza in trasmissioni Rai di soggetti che hanno contenziosi legali aperti con l’azienda”, fanno sapere, ma Santoro non è d’accordo. Il conduttore, infatti, lontano dalle questioni aziendali ed amante del confronto a viso aperto, non ha gradito la scelta aziendale e, anzi, non ha risparmiato critiche, esprimendo il proprio dissenso in merito alla questione, nei confronti dei suoi datori di lavoro. Il conduttore ha, infatti, aperto la puntata osservando di “non essere d’accordo con la scelta di escludere Facci”. Chissà se “mamma Rai” avrà gradito.
Secondo la ricostruzione del fatto, comunque, pare che la decisione di escludere Facci sia nata nel CdA di ieri, su proposta del consigliere Marco Staderini, che ha trovato l’appoggio di tutto il CdA, esclusa Bianca Clerici (Gennaro Malgieri era assente). Al termine della riunione, il d.g. Cappon avrebbe sentito il direttore dell’ufficio legale Rubens Esposito per chiedergli se ci fossero gli estremi di una querela al giornalista de “Il Giornale”. Così è stato fatto: querela depositata (reazione certamente prevista da Facci, che, anzi, forse auspicava proprio tale ennesimo azzardo infelice dal traballante management della tv pubblica), non prima, però, di far sapere a Santoro (che continuava ad essere in disaccordo) che la presenza del giornalista nel suo studio sarebbe stata “inopportuna e pregiudiziale per l’azienda”. (Giuseppe Colucci per NL)