La RAI diffida YouTube

La Radiotelevisione Italiana segue l’esempio dei grossi nomi dell’entertainment mondiale e chiede che GoogleTube rimuova migliaia di clip, dalla Fondanela ai Guzzanti


da Punto Informatico

YouTube è stato formalmente diffidato a rimuovere i contenuti video di proprietà dell’operatore nazionale: per ora non si parla di richieste di risarcimenti miliardari alla stregua di Viacom, ma le intenzioni di Viale Mazzini sono serie. Tutta concentrata com’è nell’orchestrare nuove iniziative di broadcasting digitale, la RAI si muove per difendere le sue proprietà in rete.

Il tiro al grosso piccione del portale di video-condivisione più esposto della rete viene dunque adottato anche in Italia: presto dovrebbero sparire gli innumerevoli spezzoni di produzioni vecchie e nuove, e gli italiani appassionati del Tube potranno “gustarsi” la Fondanela di Momo, il tormentone sanremese lanciato da Piero Chiambretti nel Dopofestival, esclusivamente sul portale web della RAI.

Portale che sceglie la gestione autoctona dei contenuti, in funzione del suddetto nuovo approccio alla loro diffusione telematica che garantirà il controllo completo delle modalità di diffusione e la cura dei possibili introiti pubblicitari. In totale, gli spezzoni audiovisivi segnalati dai legali RAI a YouTube da cancellare dovrebbero ammontare a circa mille unità, ma per ora, al contrario di quanto segnalato altrove in rete, la performance di Momo continua a fare bella mostra di sé proprio su GoogleTube.

Come segnala l’esperto di NetTV e nuove tecnologie televisive Tommaso Tessarolo, ad ogni modo, l’iniziativa RAI è l’ennesima dimostrazione della crescente disaffezione dei provider di contenuti nei confronti di YouTube. Gli editori che stanno diventando consapevoli delle potenzialità della NetTV paiono orientati a gestire la diffusione in proprio, e l’unico vero ambito in cui YouTube potrà continuare a dettar legge in futuro, questo il ragionamento, sarà costituito dai contenuti autoprodotti dagli utenti.

Proprio in tal senso è significativa la divulgazione degli annunciati YouTube Video Awards, gli oscar agli short film più rappresentativi scelti direttamente dalla community di video-condivisori.

Sulla pagina appositamente predisposta si trovano i 7 video campioni della rispettiva categoria di appartenenza: il video musicale Here It Goes Again per la categoria Most Creative; il non-racconto breve Smosh Short 2 – Stranded per la categoria Best Comedy; lo spiacevole Hotness Prevails per la categoria Best Commentary; il filosofico-Ninjutsu Ask A Ninja nella categoria Best Series; l’acustico Say It’s Possibile per la categoria Best Music Video; l’universalista Free Hugs Campaign per la categoria Most Inspirational; infine l’animazione 3D Kiwi! per la categoria Most Adorable, quest’ultimo riprodotto qui sotto.

Alfonso Maruccia

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