Antonio Tamiozzo dice di essere d’accordo con me sulla questione del telefonino come terminale ideale per la digital radio (soprattutto considerata la grande capacità di integrazione dei costruttori)
Antonio mi segnala inoltre l’arrivo di Meizou M8 (aka MiniOne), superclone dell’iPhone lanciato da un costruttore cinese di player MP3. L’M8 integra un ricevitore DMB e Antonio ipotizza che possa essere aggiornato al DAB+.
Ho appena letto il tuo commento sugli ultimi nati in casa Sony Ericsson;concordando con te sul fatto che oramai questi apparecchi (di cui – non mi nascondo – sono un grande appassionato) sono i trascinatori di mercato, ti segnalo che potrebbe essere una buona notizia l’imminente uscita di un clone (cinese) dell’iphone (di cui ancora si attende l’arrivo probabile con il gestore TIM): trattasi del Meizu M8 (o MiniOne) annunciato ancora lo scorso anno (http://www.geekissimo.com/2007/05/19/iphone-no-meizu-minione) e dotato di caratteristiche davvero interessanti, in parte superiori sulla carta all’iphone: tra queste spicca l’UMTS assente nell’iphone e il tuner DMB che potrebbe essere magari aggiornato anche allo standard DAB+ (essendo supportato l’audio codificato secondo sia MPEG-4 Part 3 BSAC che HE-AAC V2 nello stream video, vedi il tuo iriver). Secondo me se il prodotto dovesse mantenere le promesse sia in termini di affidabilità che di prestazioni la bilancia dello standard digitale radiofonico potrebbe spostarsi verso l’evoluzione del DAB (T-DMB e DAB+) grazie anche ad un prezzo “contenuto”.
Non sono del tutto sicuro della compatibilità con Umts dell’M8 – su un forum del sito Meizou in inglese si parla di reti SCDMA, il 3G cinese – ma staremo a vedere. In compenso posso aggiungere la notizia che mi ha appena dato Vittorio Galeone, press officer di Distrel, il distributore italiano degli apparecchi wi-fi/DAB+/DMB della Revo. Distrel importa anche il nuovo smartphone Windows Mobile del costruttore di motherboard Gigabyte, Gsmart. Secondo il sito ufficiale, il modello t600 sarebbe addirittura compatibile con entrambi gli standard di tv/radio mobile, il DVB-H e il T-DMB.
Su tutti questi apparati pendono due grosse spade di Damocle: il costo unitario e il consumo di batteria. Ma considerando che nascono in primo luogo come smartphone, la loro ibrida versatilità è un punto decisamente a favore. Al traino della telefonia, la radio digitale potrebbe imporsi più facilmente.