Il conduttore Pasquale Di Molfetta (foto), in arte Linus, ha da poco concluso il lavoro di riassestamento di Radio Capital, che ha creato non pochi scontenti tra afecionados e blogger. Intervistato per ItaliaOggi del 18 novembre, da Claudio Plazzotta, Linus si è difeso dichiarando che alla base dei cambiamenti operati ci sarebbe la stessa filosofia utilizzata per dirigere Radio Deejay: intrattenimento, musica, informazione. Secondo il conduttore radiofonico, quasi cinquantenne, Radio Capital non avrebbe potuto che continuare la programmazione dei suoi contenuti, già caratterizzata da tanto parlato e informazione, con la sola aggiunta di quella che Linus definisce “un po’ di emotività”. Così Capital, oltre a migliorare la qualità del palinsesto, dettaglio il cui successo sembra garantito da Linus, aumenterà il numero di programmi di intrattenimento serali con l’aggiunta di nomi interessanti per la programmazione musicale come, per esempio, Luca De Gennaro, Massimo Cotto e Massimo Oldani. Inoltre, il direttore artistico del trio Deejay, Capital, m2o, pone l’accento sulla questione utenza, sottolineando l’attenzione particolare per il fattore età: se Deejay, in poco più di dieci anni ha spostato il target oltre i trentenni, Capital è arrivata tra i quaranta e i cinquanta. Di Molfetta, un po’ malinconico, sembra voler ammettere che la radio si trasforma progressivamente in uno strumento vecchio, purtroppo sostituito e facilmente sostituibile dalla musica in formato digitale. Ma è anche soddisfatto del successo di m2o, a suo parere una delle ultime spiagge per la salvezza dell’etere a favore di quei giovanissimi teenager, ancora desiderosi di radiofonia. Alla richiesta di esprimere le sensazioni che un ambiente come quello di m2o può evocare, Linus risponde dichiarando di sentirsi un po’ confuso oltre che vecchio, in una realtà che nonostante sia lontana dal suo modo di “fare radio” è riuscita però, con mezzi ridotti e copertura non ancora perfetta (anche se molto è stato fatto, soprattutto in questi ultimi mesi), a raggiungere un milione e mezzo di ascoltatori.
Concludendo l’intervista, Linus è sincero nell’affermare di aver faticato molto di più a gestire il palinsesto di Deejay rispetto a quello di Capital. La consapevolezza di collaborare con un cast di conduttori troppo ambiti da altre radio, tv e network in genere, complica la ripartizione dei programmi e la struttura del palinsesto. Tra gli esempi più noti, ci sono Fabio Volo che, impegnato in un corso di teatro oltre oceano condurrà il suo programma da New York, e Nicola Savino, un personaggio abbastanza versatile da dividere lavori di conduzioni tra Deejay, Sky e Rai Due. (Marco Menoncello per NL)