La svista che giovedì 05/05/2022 Confindustria Radio Tv ha commesso col comunicato attraverso il quale aveva indicato la percentuale di penetrazione del DAB+ in termini di ricevitori completamente sballata, dimostra ancora una volta come il sistema radiofonico operi in forma scoordinata.
La radio è uno dei più importanti strumenti di comunicazione. Ha – e merita di avere – un ruolo di primo piano nel panorama mediatico. Eppure – come categoria – non sa comunicare adeguatamente quando parla di sé. Perché?
Doveva essere un segnale d’allarme concreto, quello promosso da uno dei principali enti esponenziali delle emittenti radiofoniche. Un’informazione mirata ad esternare la, legittima e sacrosanta, grave preoccupazione che alcune iniziative che il Ministero dello sviluppo economico si appresterebbe ad assumere potrebbero indebolire ulteriormente il comparto, già sotto attacco da parte degli OTT dello streaming on demand, Spotify in testa.
Consapevolezza. Scarsa
E’ invece uno svarione ha svelato la mancata consapevolezza della consistenza del sistema in cui la Radio (quale categoria) opera.
3 mln di vetture equipaggiate con DAB nel 2022…
Secondo il sindacato, infatti, uno switch-off FM/DAB+ sarebbe prematuro, considerato che “In Italia ci sono circa 40 milioni di autoveicoli circolanti, di questi solo 3 milioni sono dotati di device capaci di ricevere la radio digitale”,
…. che in realtà sono 10 mln
Sennonché, solo pochi giorni fa, su queste pagine, Eugenio La Teana, esponente di RTL 102.5 (iscritta a Confindustria) e, soprattutto, di WorldDAB, aveva dichiarato che i device in grado di ricevere contenuti DAB+ in Italia sono 10 mln.
… ma erano già 3,7 nel 2015
Ma, cosa ancora più grave, la stessa Confindustria, nel 2015, aveva dato conto di un’indagine commissionata dalle sue radio che attestava in 3,7 mln il numero di auto dotate di DAB+.
e 4,5 mln nel 2019…
E nel 2019 un’altra ricerca di GFK aveva valutato la crescita del sistema della Digital Radio DAB+ in Italia, con 12,9 milioni di italiani che dichiaravano di conoscerla e 4,5 milioni di possedere una radio DAB+.
Idee. Chiare?
Dati poi confermati dalla stessa Confindustria. Che però ora ha sostenuto che sarebbero solo 3 mln…
Repetita iuvant, sed secant
Non è purtroppo la prima volta che la radio inciampa su se stessa (l’avevamo già scritto esattamente un anno fa, a maggio 2021).
Sua altezza, il medium
Errori che impongono una profonda riflessione sul suo coordinamento. Evidentemente non all’altezza del medium.