Si chiama multitasking, si tratta della capacità di una persona di fruire o di utilizzare più mezzi di comunicazione in contemporanea. Solo qualche decennio fa era difficile anche poter immaginare di servirsi di più media allo stesso tempo, oggi è la norma, specie per i giovani, è una necessità. L’indagine Bridge Rating riguarda i giovani tra i 15 e i 24 anni e la loro propensione al multitasking. Il dato che maggiormente balza agli occhi riguarda il web: per la prima volta da cinquant’anni a questa parte la tv non è più il mezzo più utilizzato dai giovani, scalzato dalla rete, la cui percentuale (di tempo che i giovani dedicano al suo utilizzo) è salita dal 19,3% del 2004 al 23,1% del 2006: un vero trionfo, specie se si considera che la televisione ha perso lo scettro, passando dal 25,3% al 21,6% in soli due anni. Passando agli altri media, si nota il trend positivo dei lettori mp3, tecnologia nata e sviluppatasi nell’ultimo lustro, che occupa il 18,7% del tempo libero dei giovani, contro il 15, 4% del 2004. Sale, seppur di poco, il telefono cellulare, dal 9,6% al 12,4%, restando, però, in coda come tempo d’utilizzo. La debacle più vistosa, però, la fa registrare la radio, il medium più antico sta iniziando ad accusare la sua età ormai avanzata, scalzato dai media “giovani”, interattivi e visivi. I dati parlando di un declino inesorabile, con un passaggio dal 20,1% al 15,7% in tempo brevissimo. Certo, la caduta non passa inosservata, ma, a dispetto degli anni, la radio è ancora lì a giocarsela, ed anche questo è un dato, da non trascurare. (Giuseppe Colucci per NL)