Che succede nel mondo della radiofonia nazionale italiana? Che ci fossero novità pesanti nell’aria lo avevamo scritto molte settimane fa. Al tempo si parlava della possibile acquisizione di una rete nazionale radio da parte di un importante gruppo multimediale. Ora, all’improvviso (all’improvviso?), la bomba della concessione della raccolta della pubblicità nazionale di Radio Kiss Kiss a Mondadori Pubblicità, società del Gruppo Mondadori, che a sua volta controlla Monradio s.r.l., editore di Radio R 101. Per il periodico telematico Affari Italiani, "L’accordo fra Mondadori e Radio Kiss Kiss è ben più che un semplice cambio di concessionaria: con l’acquisizione in esclusiva (da marzo) della raccolta per il network napoletano, il gruppo di Segrate si espande in un settore che, con tv e web, risente (o dovrebbe risentire) della crisi del mercato molto meno della carta stampata". "Non a caso – continua A.I. – martedì, la performance di Mondadori a Piazza Affari è stata in decisa controtendenza rispetto al rosso generalizzato di quasi tutti gli altri titoli del comparto editoriale. Ma soprattutto, l’accordo porta scompiglio nel mondo della pubblicità radiofonica. Non solo in Radio e Reti (alla concessionaria di Enzo Campione resta Radio Italia Solomusicaitaliana come unica emittente nazionale, affiancata da una serie di radio locali), ma in generale per tutto il settore: sommando R101 (network di proprietà dello stesso gruppo di Segrate) a Radio Kiss Kiss, Mondadori Pubblicità ha una "potenza di fuoco" di oltre 4,4 milioni di ascoltatori al giorno (dati Audiradio, sesto bimestre 2008), non troppo vicina ai grandi gruppi che dispongono di tre emittenti nazionali (Finelco ed Elemedia), ma non troppo lontano dalle concessionarie interne delle due emittenti private leader degli ascolti (Rds e Rtl 102.5), la cui raccolta è "monotarget". Se si aggiunge che da tempo circolano voci su una possibile vendita di Radio Kiss Kiss dalla famiglia Niespolo a Monradio (braccio radiofonico di Mondadori), si capisce come, dopo anni di tentativi, il gruppo che fa capo alla famiglia Berlusconi inizi a farsi strada in maniera pesante anche nell’etere radiofonico. E se i risultati saranno gli stessi della tv, in molti inizieranno a preoccuparsi…".
Potrebbe essere. Ma potrebbe anche essere che l’operazione sia (già) più ampia di quel che possa sembrare ad una prima analisi. E allora torniamo alle indiscrizioni di qualche tempo fa. Del resto, si ricordi sempre il motto di Silvio Berlusconi imprenditore mediatico (di cui Marina Berlusconi, presidente di Mondadori, è figlia): per contare nella tv servono tre reti…