In questi giorni il Ministero dello Sviluppo Economico sta concludendo i procedimenti relativi alla liberazione delle frequenze tv interferenti con gli stati esteri. Con circa due anni di ritardo rispetto alle rassicurazioni fornite in ambito UE…
Non dovrebbe allora stupire che la stessa UE abbia messo le mani avanti relativamente allo sgombero del range UHF 694-790 MHz, da concludere entro il 2020 per potenziare l’avvio della tecnologia 5G. Le sollecitazioni all’intervento UE si dice arrivino dai francesi che, visto il nostro comportamento sulle questioni interferenziali, temono che l’avvio delle loro emissioni con la nuova tecnologia telefonica possa essere compromesso dal mancato spegnimento nel termine delle trasmissioni tv italiane nelle aree di confine. In sincerità, possiamo dar loro torto?