Iniziano oggi le celebrazioni per i cento anni della ITU (Unione Internazionale delle Telecomunicazioni), l’organizzazione internazionale, con sede a Ginevra, dal 1947 agenzia delle Nazioni Unite, che si occupa di telecomunicazioni. Al suo interno, i governi ed il settore privato collaborano per lo sviluppo del sistema e dei servizi della comunicazione globale, anche attraverso l’adozione di regolamenti e trattati internazionali che costituiscono un imprescindibile quadro di riferimento per le normative nazionali. Divisa in tre settori (ITU – Radiocomunication, ITU – Telecommunication Standardization, e ITU – Telecommunication Development), l’ITU si occupa anche di sviluppare standard volti a facilitare l’interconnessione dei sistemi di telecomunicazioni a livello mondiale, a prescindere dal tipo di tecnologia utilizzata. Inoltre, essa promuove l’espansione dei servizi e delle infrastrutture di telecomunicazioni nei paesi in via di sviluppo, raccomandando politiche e strategie a medio termine alle amministrazioni nazionali. Proprio cento anni fa, nel 1906, si tenne a Berlino la prima conferenza della radiotelegrafia, alla quale presero parte ventinove nazioni. In quella stessa occasione, venne firmata la prima convenzione di radiotelegrafia internazionale, che stabiliva l’obbligo per le navi di comunicare con la costa via radio. Nel tempo, si sono succeduti, a distanza ravvicinata, una pluralità di invenzioni ed eventi che hanno fatto delle telecomunicazioni un mezzo insostituibile nei campi più disparati, che, per mezzo della continua evoluzione tecnologica, ha accresciuto l’utilità e l’affidabilità delle telecomunicazioni. (Mara Clemente per NL)