La ripresa c’è e più o meno la percepiscono tutti i settori. Tuttavia, il mercato pubblicitario ad aprile è arretrato del 3,3%.
Rimbalzo negativo di carattere tecnico, motiva Nielsen, chiarendo che: 1) dai calcoli sono esclusivi search (Google in testa) e social (Facebook su tutti), che se inseriti porterebbero il risultato in leggero terreno positivo (+0,3%); 2) le feste d’aprile hanno ridotto le pianificazioni. Sta di fatto che i mezzi classici sono quasi tutti arretrati significativamente: – 2,8% la tv, -8% i quotidiani, -8,3% i periodici, -3,3% Internet (ma aggiungendo le aree search e social il dato schizza al +8,6%). Voce fuori dal coro: la radio, che continua a galoppare, registrando un formidabile +10,2%. Perché? Perché la radio è ascoltata per più della metà degli utenti (oltre il 50% della popolazione) fuori casa e dai tre quarti di questi in auto. Ambiente dove il medium ha una posizione di sostanziale monopolio che assurdamente non viene sfruttato ancora appieno. Come girare con una Ferrari nel cortile.