Che Renato Brunetta intendesse diventare il paladino degli italiani che lavorano lo si era capito già dal giorno del suo insediamento. Non erano passante neanche due ore dal giuramento di fedeltà alla Repubblica italiana e già si leggevano le prime dichiarazioni sulla caccia ai Fannulloni (bisogna concedergli la maiuscola) della Pubblica Amministrazione. Memorabile la prima apparizione del neo Ministro a Porta a Porta: Brunetta era un fiume in piena. Trasparenza, valutazione, produttività, merito, informatizzazione e licenziamenti erano solo alcune delle parole chiave da lui sbandierate nel volgere di un brevissimo arco di tempo. A fine trasmissione Brunetta solennemente dichiarava “Ora basta chiacchiere, tornerò solo a parlare di risultati ottenuti”. Ed è proprio il caso di dire che una seconda apparizione da Vespa il neo Ministro se l’è già guadagnata, grazie alla cosiddetta “Operazione Trasparenza”. Dal 24 maggio sono infatti online, sul sito del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, tutti i dati su retribuzioni, mansioni, organigramma, recapiti, curriculum personale e tassi di assenza del personale dei dipartimenti Funzione Pubblica e Innovazione Tecnologica. Questi dati sensibili sono stati raccolti d’intesa con il Garante della Privacy e dopo aver ottenuto l’assenso del personale interessato. Si tratta di una vera e propria rivoluzione per la P.A. italiana. Brunetta spera che la sua mossa sia emulata da tutti i suoi colleghi. L’obiettivo è fare in modo che dirigenti e dipendenti pubblici si sentano più controllati, aumentando quindi la produttività della farraginosa macchina burocratica italiana. Ce la farà il nostro eroe a completare la sua opera? Per ora possiamo dire che queste prime mosse sono riuscite a suscitare la curiosità degli italiani: da quando i dati sono pubblici gli accessi al sito internet del Ministero sono schizzati alle stelle, passando da poco più di 60 mila a quasi un milione e mezzo. E questo non è sicuramente un risultato banale. (Davide Agazzi per NL)