da Franco Abruzzo.it
Roma, 25 gennaio 2008. “E’ doveroso dar atto all’onorevole Piero Fassino di coerenza personale e politica. Ieri ha accusato i giornalisti di dare una rappresentazione falsa della realtà politica ed ha invitato i cittadini a non leggere i giornali. E’ una posizione coerente, dal punto di vista personale, perché l’onorevole Fassino, in preda a un nervosismo non inusuale per lui, è stato protagonista di attacchi pubblici e sgradevoli nei confronti anche di colleghe che si occupavano di lui e dei Ds quando ne era segretario. E’ una posizione coerente, dal punto di vista politico, perché è in linea con altre affermazioni analoghe, di altri esponenti di quello che era il suo partito, i quali invitavano a lasciare i giornali in edicola. L’onorevole Fassino e chiunque altro – di sinistra, di centro o di destra – deve rassegnarsi: i giornalisti continueranno ad onorare il loro dovere nei confronti dei cittadini senza farsi intimidire né dai politici né da recenti fantasiose ipotesi di reato avanzate da qualche magistrato. I giornalisti non si faranno dare “una regolata” dal potere politico, come ha ipotizzato il presidente della giunta regionale del Molise. E i cittadini, per limitarci all’onorevole Fassino, hanno memoria che senza i giornali e i giornalisti ben poco avrebbero saputo, tra l’altro, di quello che viene definito lo scandalo Unipol e del ruolo che i Ds e lo stesso onorevole Fassino hanno avuto nella vicenda, indipendentemente dal fatto che non ci fosse da parte loro violazione delle norme penali”. Enzo Iacopino, segretario dell’Ordine nazionale dei giornalisti ha così commentato le dichiarazioni rese dall’onorevole Fassino a Porta a porta. (da: www.odg.it)
Attacco ai media. Roberto Natale: “Comprendo il nervosismo ma l’on. Fassino stavolta l’ha detta grossa”
Roma, 25 gennaio 2008. “Neanche il suo comprensibile nervosismo per la caduta del governo Prodi può valere come scusante per i giudizi sull’informazione italiana che l’on.Fassino ha dato ieri sera a “Porta a Porta”. “Non abbiamo una concezione “sacrale” del nostro lavoro e anche noi giornalisti possiamo ben essere criticati. Ciò che non è accettabile è l’attacco indiscriminato e liquidatorio a tutta l’informazione, raffigurata senza distinzioni come responsabile di una rappresentazione falsa della realtà politica. Se l’on. Fassino ha specifiche rimostranze da fare, le faccia senza sparare nel mucchio. Ancor più grave, poi, il suo invito a non leggere i giornali: l’on. Fassino ricorderà che esso appartiene al repertorio peggiore degli uomini politici italiani, della Prima come della Seconda Repubblica”. (da: www.fnsi.it).