Hanno oscurato il programma lanciando un lungo beep provocatorio, sotto il quale sarebbero stati citati i nomi di coloro che sembravano desiderare la chiusura del programma; hanno scritto di conseguenza un appello per denunciare la scelta, pubblicando il lungo testo dall’autore e conduttore Marco Mazzoli sul proprio blog; si sono fatti paladini di un’eventuale libertà di parola ricordando l’ampio numero di querele e richiami a loro carico, ma da oggi sono nuovamente in onda. Possibile?
Gli “afecionados” sono felici di sapere che il successo radiofonico italiano stia tornando, ma i blogger e l’opinione pubblica cominciano a credere che tutto il fermento, creato oltre tutto dagli stessi conduttori, sia stato nient’altro che una trovata pubblicitaria (comunque effettivamente funzionale) per garantirsi quella fetta di pubblico che gli ha permesso di diventare uno dei programmi più ascoltati e seguiti d’Italia. Lo Zoo di 105 ritorna e se pensaste di essere stati presi in giro per aver firmato il suddetto appello, e quindi che le “forzate dimissioni” non siano state altro che la bufala dell’anno, limitatevi ad ascoltare il programma e parlatene di meno. No, ancora meno. (Marco Menoncello per NL)