Il crash del governo Berlusconi potrebbe comportare, tra le altre cose, lo stop al beauty contest.
La gara non competitiva per l’assegnazione di 6 multiplexer nazionali costituenti il cosiddetto "dividendo interno" ad operatori esistenti e nuovi entranti potrebbe essere congelata dal governo Monti, che non la vedrebbe certamente come una priorità (posto che da essa non entrerebbe un ghello nelle tasche dello Stato). Un disastro, invece, per i superplayer e in particolare per Mediaset, RAI e Telecom Italia Media, che tre di quelle frequenze avevano già ipotecato. Ma anche Sky non riderebbe in tale prospettiva, perché, senza beauty contest, la sua presenza sul DTT rimarrebbe poco più che simbolica. Salvo decidere di far tesoro della lezione di Servizio Pubblico: c’è infatti una montagna di capacità trasmissiva inespressa tra le tv locali. Tutta da pigliare….