I vecchi hanno vinto: in UK ha prevalso la strategia dello struzzo.
Spiace per i giovani che, nell’arco dei due/quattro anni necessari per concludere il processo amministrativo di fuoriuscita dall’UE, fuggiranno dall’ex paese simbolo della tolleranza e dell’integrazione, portando con sé prospettive di crescita, innovazione e prosperità. Spiace per gli inglesi di buon senso, che subiranno l’ignorante isteria dei poveri di visione prospettica e di borsellino (il paradosso è che sono sempre quelli che hanno più da perdere che fanno di tutto per perderlo). Spiace – medio tempore – per il resto dell’Europa, che vedrà allontanarsi la luce alla fine del tunnel della crisi. Ma, si sa, non tutti i mali vengono per nuocere e l’economicamente e politicamente demente decisione dei britannici di rintanarsi nella Manica offrirà nuove prospettive di mercato per chi saprà godere delle opportunità offerte dall’inevitabile collasso economico dell’ex colonizzatore per eccellenza (il 45% delle esportazioni della GB sono verso gli altri stati europei). Perché, per evitare il contagio, l’unica soluzione per l’UE sarà quella di incentivare la fidelizzazione degli stati membri. Con l’unica moneta spendibile: la moneta.