L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni leva gli scudi contro le insinuazioni sulla (auto)gestione del contributo dovuto dagli operatori per il funzionamento dell’ente.
L’excusatio parte dal settore dei servizi postali, dove "la fissazione del contributo è stata necessariamente retroattiva perché dal 2012 al 2014 Agcom – come denunciato più volte dal Presidente Cardani – non ha ricevuto alcun finanziamento, né dallo Stato né dalle imprese. Quindi, si tratta di una doverosa sanatoria del periodo pregresso determinata da un ritardo, di certo non imputabile ad Agcom, che ha finora esercitato le sue funzioni nel settore postale pur in assenza del contributo dovuto dalle imprese regolate". Sul fronte degli operatori di Tlc, un’area dove, in proprio, l’Agcom è un’eccellenza (ha una pagina Facebook con l’ultimo aggiornamento datato 2013…), fa sapere che "non solo non ha mai chiesto il contributo con effetto retroattivo, ma ha anche significativamente ridotto la relativa aliquota che, dopo aver raggiunto in passato il livello del 2 per mille, è scesa prima all’1,40 per mille (2014) per poi fissarsi all’1,15 per mille (2015)". Inoltre, spiega l’ente, "l’attuale Consiglio dell’Agcom ha svolto una consistente azione di spending review. Oltre alla riduzione del parco macchine (passato da 10 a 3 autovetture) le spese correnti sono state ridotte di ben 6,5 milioni di euro tra il 2012 ed il 2014, intervenendo in maniera incisiva su retribuzioni, spese di locazione degli immobili e spese per consulenze" (ma non dovrebbe essere l’Agcom il “peritus peritorum” in materia?). Non andrebbe poi dimenticato l’atteggiamento suo malgrado buonsamaritanistico, a mente del quale l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni "ha dovuto concorrere, per alcuni anni, al finanziamento di altre Autorità amministrative indipendenti, in applicazione di una norma di legge in evidente contrasto con la normativa comunitaria” (con tanto di precisazione che: “Nonostante il TAR del Lazio abbia doverosamente disapplicato le norme che prevedevano tale prestito forzoso, con conseguente obbligo di restituzione dei relativi importi da parte delle autorità beneficiarie, ad oggi l’Agcom è ancora in attesa di vedersi restituite le somme anticipate"). Sarà… Anche se rigira in testa l’avvertimento consacrato nelle lettere di San Girolamo: mentre credi di scusarti, t’accusi…