L’agenzia di stampa palermitana festeggia a novembre i suoi primi vent’anni, organizzando un convegno nella sala del Cenacolo d Palazzo Montecitorio sul tema dell’informazione politica e sportiva.
Da piccola realtà regionale, Italpress si è presa una grossa fetta del mercato italiano. Non è un caso che durante i Giochi Olimpici di Pechino, sia stata l’unica agenzia di stampa italiana assieme all’Ansa ad inviare i propri giornalisti, sei per la precisione, in territorio cinese. Italpress dimostra come, seppur tante volte difficile, costruire business al sud non sempre è impossibile. Certo, ci vuole tanta pazienza e buona volontà. “Fare impresa al Sud è un’impresa – dice il direttore e fondatore, Gaspare Borsellino, a Prima Comunicazione – Riuscirci in ambito editoriale è quasi un miracolo”. E lui il miracolo l’ha fatto, dato che il prossimo novembre Italpress compie vent’anni di vita ed il suo giro d’affari da 2,5 milioni di euro annui, raddoppiato nell’ultimo lustro, dimostra come oltre ad essere ancora in vita, l’agenzia goda anche di ottima forma. Costruire dal nulla un’impresa editoriale al sud è un’impresa, si diceva. Ma in questo caso l’impresa è addirittura doppia. Già, perché al contrario della gran parte dei concorrenti di mercato, più e meno blasonati, che si mantengono in vita, in gran parte grazie alle sovvenzioni provenienti dagli enti pubblici, Italpress, a parte un contratto con la Presidenza del Consiglio dei Ministri, si mantiene in vita (ed in forma) grazie esclusivamente ad abbonamenti e contratti con enti privati. I suoi clienti, in Italia, infatti, sono circa 150, costituiti dalla quasi totalità dei quotidiani locali e nazionali, da un buon numero di periodici, nonché alcuni enti pubblici ed aziende private. L’agenzia, con sede a Palermo nel quartiere Politeama, fu fondata nel 1988 dall’attuale direttore responsabile Gaspare Borsellino, mentre le veci del direttore editoriale sono affidate al giornalista sportivo Italo Cucci. Nata esclusivamente come agenzia di stampa sportiva, ha successivamente ampliato il proprio spettro, abbracciando anche i settori dell’economia, dello spettacolo e, soprattutto, della politica (e notiziari settimanali sui temi del turismo, dei motori, dell’energia e dell’ambiente). Oltre ad avere un occhio di riguardo per la Sicilia, di cui trasmette giornalmente un completo notiziario, raccontando sette giorni su sette quello che accade nella regione insulare. Un giro d’affari, si diceva, da 2,5 milioni di euro, oltre duemila collaboratori sparsi su tutto il territorio nazionale ed internazionale. La redazione è composta soltanto da una quindicina di giornalisti in pianta stabile, la gran parte dei quali è cresciuta all’interno di Italpress e che forniscono, sette giorni a settimana, cinquantadue settimane l’anno, un numero altissimo di “take”: circa 700 al giorno, la metà dei quali dedicati allo sport. A novembre l’azienda compirà vent’anni e per festeggiarli degnamente, Gaspare Borsellino ha organizzato un forum di discussione per il prossimo 13 novembre nell’aula del Cenacolo di Palazzo Montecitorio, sede della Camera dei Deputati. Il forum sarà moderato da Bruno Vespa e prevede la partecipazione di un gran numero d’esponenti politici di primordine, giornalisti e rappresentanti del mondo dell’imprenditoria. Il tema sarà la trasformazione dell’informazione italiana nei settori dello sport e della politica, negli ultimi vent’anni, ossia da quando Italpress ha aperto i battenti. Il prossimo obiettivo di Borsellino, intanto, è quello di estendere il proprio mercato a “terreni finora esplorati”, come il web e la telefonia. (G.M. per NL)