“Oggi guardare la televisione significa avere l’opportunità di scelta tra una di queste possibilità. Non per tutti, ma per molti e oggi, non in un futuro più o meno lontano”. Lo dice il XXXXI rapporto del Censis, il Centro Studi Investimenti Sociali fondato nel 1964, che si occupa di ricerche socioeconomiche sulla popolazione italiana. Per quanto riguarda l’affezione degli italiani verso la televisione, non v’erano dubbi: gli italiani sono teledipendenti. Colpisce, altresì, l’incremento costante di affezionati che il piccolo schermo accumula col passare degli anni. Và da sé che le reti generaliste, Rai, Mediaset e La7, perdano colpi di anno in anno: le nuove leve preferiscono affidasi alla varietà offerta dalle reti satellitari o dalle nuove piattaforme. Ma la vecchia cara tv non accenna, comunque, a perdere ascolti. Negli ultimi dodici mesi, infatti, il pubblico della tv, ossia tutti coloro che ne fruiscono (in chiaro, in pay tv, su internet, via cavo, sul videofonino), è aumentato dal 94,4% al 96,4% della popolazione italiana. Il solo Sky è cresciuto in maniera impressionante nel 2007: dal 17,7% al 28,3%, un vero plebiscito. Anche il digitale terrestre pare abbia iniziato ad ingranare, passando dal 7% del 2006 all’attuale 13,9% della popolazione al di sopra dei 14 anni.
Rai e Mediaset, accompagnate da La7, stanno, invece, perdendo colpi. La tv tradizionale, generalista e per famiglie, continua a cedere il passo alle nuove formule televisive, tanto sul piano dei contenuti quanto su quelli della piattaforma utilizzata. Talk show, reality e programmi d’intrattenimento per il cittadino medio, che hanno caratterizzato gli anni ottanta e novanta, sono sempre più spesso soppiantati dalle nuove serie americane provenienti dal satellite (“Disperate Housewives”, “Lost” e “Dexter”, ad esempio): i giovani tra i 14 e i 29 anni che guardano la tv tradizionale sono scesi nel 2007 dal 99,1& al 93,5%. Qualcosa vorrà dire.
Ancora indietro rispetto alle aspettative, poi, il numero degli utenti che guarda la tv via internet: l’Iptv colleziona solo il 7,1% del popolo della tv; la tv sul videofonino, invece, si ferma solo all’1,1%. I risultati, per ora, sono ancora nettamente inferiori alle previsioni. Ma una cosa è certa: il trend di utenti che utilizzano queste piattaforme è inversamente proporzionale a quello dei fruitori della tv generalista. (Giuseppe Colucci per NL)