da Franco Abruzzo.it
di Leonardo Merlini
Torino, 9 maggio 2008. E’ questo il quadro che emerge da un’indagine Nielsen diffusa oggi alla Fiera del libro dall’Associazione italiana degli editori durante il convegno “Il lettore multicanale: distribuire libri nel XXI secolo”.I dati parlano di 14 milioni di italiani che acquistano o leggono libri nel nostro Paese e dalla ricerca emerge che chi sceglie di comprare libri nel 40% dei casi acquista anche dvd e cd e per oltre un terzo si tratta di un cosiddetto “lettore forte”, ossia che acquista almeno sette libri l’anno. Lettori che, poi, puntano soprattutto sulle librerie, sia nella forma tradizionale sia nelle nuove declinazioni commerciali, come multistore e franchising.
Dall’analisi emergono anche i numeri: oggi il mercato “trade” vale 1,370 miliardi di euro, distribuiti per il 44% nelle librerie tradizionali, per il 32% nelle catene, per il 21% nella grande distribuzione e per il 3% dalle librerie online. Queste ultime però, spiegano dall’Aie, stanno crescendo con tassi a due cifre percentuali. Un mercato, comunque, che insiste su un Paese che resta di pochi lettori (43,2% popolazione con più di 6 anni, dato Istat riferito al 2007), nel quale coloro che si dichiarano “non lettori e non acquirenti di libri” sono il 60% dei 48 milioni di popolazione adulta italiana con più di 14 anni, pari circa a 29 milioni di individui.
Una delle scommesse imprenditoriali, fanno sapere dall’Aie, sarà quella di cercare di acquisire parte dei “non acquirenti”, “che non bisogna immaginare come non lettori ma come persone che, per ragioni diverse, ‘fanno fatica’ a varcare la porta della libreria. Si tratta di una sfida commerciale, che però è anche una sfida culturale e sociale per tutti gli attori della filiera che sono chiamati a svolgere un ruolo”.
L’altra sfida che si trovano a dover fronteggiare gli editori è la fidelizzazione di chi è già lettore e acquirente, in particolare di quella parte di lettori che sono deboli (il 31% della popolazione) e occasionali (un altro 18%). L’obiettivo, per l’Aie, è renderli frequentatori e clienti “un po’ più abituali” sia dei banchi libri della Grande distribuzione Organizzata, dove spesso per molti italiani avviene un primo contatto con il libro, sia delle librerie.
A livello di motivazioni all’acquisto di libri, dall’indagine Nielsen emerge che nel 55% delle indicazioni predomina la scelta del libro da comprare per l’interesse nei confronti dell’argomento, mentre per un 30% influisce il nome dell’autore.
Un quarto delle decisioni d’acquisto si collegano poi a motivazioni di tipo mass market: esposizione (9%), promozione (8%), pubblicità (7%), a cui si può aggiungere un 6% di chi dichiara di aver comprato un libro per averlo visto tra i più venduti nelle classifiche di vendita. (Apcom).