Dall’Annuario statistico italiano 2010 redatto dall’Istat emerge nel nostro paese un aumento, rispetto allo scorso anno, degli utilizzatori di pc ed internet, con notevoli differenze di genere e territoriali, mentre rimane stabile il numero di fruitori di radio e tv e calano i lettori di quotidiani.
La percentuale della popolazione che usa il pc è passata in particolare dal 47,5% al 51%, e la quota di utilizzatori del web è salita dal 44,4% al 48,9%. In particolare, nel 2010, il 51% per cento della popolazione di 3 anni e oltre usa il pc ed il 48,9% degli italiani dai 6 anni in su dichiara di utilizzare Internet. E’ aumentata la frequenza di utilizzo quotidiano del pc e di Internet così come la frequenza di uso una o più volte alla settimana. La fruizione maggiore del personal computer (oltre 89%) si registra nei giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni. Dai 20 anni in su comincia a diminuire per raggiungere le percentuali minori negli anziani (il 13,7% per la fascia d’età 65-74 anni e il 2,7 % per i 75 anni e oltre). Analogo l’andamento dell’uso di Internet. Oltre alle differenze per fasce di età, anche quest’anno sono risultate notevoli quelle legate al genere, che aumentano soprattutto a partire dai 35 anni, con una netta prevalenza dell’uso da parte dei maschi. Usa il pc il 56,5% degli uomini contro il 45,8% delle donne e utilizzano internet il 54,6 % degli uomini a fronte de 43,6% delle donne. Quanto poi alle differenze territoriali, anch’esse marcate come nel 2009, viene confermato il maggiore uso del pc (55%) e di internet (52,6%) nel Nord; segue il Centro (con un uso del pc del 53,1% e di internet del 51,3%) e fanalino di coda il Mezzogiorno (dove solo il 44,6% della popolazione residente dichiara di utilizzare il pc e solo il 43% internet). Le differenze di genere e territoriali sono maggiori soprattutto se si considera la frequenza giornaliera di utilizzo. Quanto alle altre attività culturali e sociali, dall’annuario dell’Istat emerge che il 93,5% della popolazione dai 3 anni in su guarda con abitudine consolidata la tv, senza che emergano differenze di genere, generazionali e territoriali. Confermato, rispetto al 2009, anche l’ascolto della radio, che risulta maggiormente diffuso nelle giovani donne tra i 20 e i 24 anni (+ 78%). Il 59,5 % della popolazione di 3 anni e oltre ascolta la radio almeno qualche giorno a settimana e di questi il 59,1% l’ascolta quotidianamente. Quanto alla lettura dei quotidiani, nel 2010 la percentuale della popolazione di 6 anni e oltre che legge almeno una volta alla settimana i quotidiani si attesta al 55%. Maggiore la lettura tra gli uomini (61%, a fronte del 49,3% delle donne) e nel Nord (61,6%, contro il 57,4% del Centro ed il 44,9% del Mezzogiorno), anche se un’eccezione, nel Mezzogiorno, è rappresentata dalla Sardegna, dove la quota di lettori di quotidiani raggiunge il 67,7%. (D.A. per NL)