Dudu Topaz, celebre presentatore televisivo israeliano, si e’ tolto la vita nel carcere in cui era detenuto impiccandosi a un cavo dell’elettricita’. Ne ha dato notizia il servizio israeliano delle prigioni, secondo cui l’uomo, 63 anni, si e’ ucciso nelle docce della prigione di Nitzan, a sudest di Tel Aviv, impiccandosi al filo di uno scaldabagno. Topaz, noto come "il re degli ascolti", era in carcere con l’accusa di violenze ai danni di alcuni personaggi del mondo dello spettacolo. La prossima udienza del processo a suo carico era prevista per il 25 agosto. All’anagrafe David Goldberg, Topaz era stato arrestato lo scorso maggio con l’accusa di aver commissionato l’aggressione ai danni di due produttori televisivi, colpevoli a suo avviso di averlo estromesso dal mondo dello spettacolo. L’uomo aveva confessato le sue responsabilita’, ammettendo anche di aver ordinato il pestaggio di un agente cinematografico e di un giornalista. Topaz, che in una recente intervista si era definito un uomo dalla doppia personalita’, con un lato aggresivo e vendicativo, gia’ in passato era finito sotto i riflettori a causa di comportamenti scorretti. Nel 1995, durante una trasmissione, aggredi’ un critico televisivo che aveva duramente criticato i suoi programmi televisivi. Sette anni dopo fu accusato di aver baciato una donna del suo staff di sicurezza contro la sua volonta’, venendo poi assolto per insufficienza di prove. Topaz aveva gia’ tentato il suicidio poco dopo l’arresto, iniettandosi una massiccia dose di insulina, ma era stato salvato in extremis grazie a un ricovero d’urgenza in ospedale. In seguito a quell’episodio era stato trasferito in una cella con altri 5 detenuti, dove era monitorato 24 ore al giorno con telecamere a circuito chiuso. Le docce, dov’e’ avvenuto il suicidio, non erano pero’ sorvegliate dalle telecamere. (Adnkronos)