Il Coordinamento Nazionali Televisioni critica le diverse metodologie di trattazione delle istruttorie da parte degli organi periferici del MinCom
Riceviamo e pubblichiamo dall’associazione CNT (Coordinamento nazionale televisioni). "Il CNT rileva le diverse e talvolta divergenti iniziative e dispositivi degli Ispettorati Territoriali e delle ARPA (Agenzie regionali per l’ambiente). Molte emittenti locali ma anche editori nazionali segnalano l’attività di alcuni Ispettorati con procedure particolarmente fiscali ed onerose per il controllo e la verifica degli impianti. Alcuni Ispettorati come quelli della Puglia, Abruzzo e Molise, Piemonte adottano procedure simili e semplificate, altri Ispettorati come quello dell’Emilia Romagna risultano particolarmente fiscali sottoponendo le emittenti a complicate operazioni di istruttoria. Se da un lato è apprezzabile l’impegno dei funzionari e la volontà di governare il sistema delle telecomunicazioni con efficienza, dall’altro occorre evitare che i soliti monopolisti Rai e Mediaset possano gestire senza problemi l’esercizio di impianti e frequenze data la ricchezza economica ma anche di uomini e mezzi, al contrario delle emittenti locali e degli editori indipendenti che dispongono di strutture molto più modeste e di risorse economiche incommensurabilmente minori. C’è ancora una volta il rischio che il duopolio tragga ulteriori vantaggi anche dallo stress cui sono sottoposte le altre emittenti per controlli, verifiche e quant’altro. Il CNT denunciando la gravità del problema intende chiedere immediato intervento del Ministro affinché il Ministero coordini procedure ed interventi uguali ed omogenei per tutte le regioni senza penalizzare ulteriormente i soggetti estranei al duopolio".