‘L’Unione europea sanzioni Siemens e Nokia’ per aver ‘fornito al regime di Ahmadinejad il sistema di censura via web’, che ‘ogni giorno produce arresti, torture e anche esecuzioni capitali, oltre ai reati di violazione della privacy e della liberta’ di espressione’. A chiedere le sanzioni e’ l’esecutivo dell’associazione con sede a Firenze Information safety and freedom (Isf), che si batte per la liberta’ di stampa e di espressione nel mondo. Nella vicenda, spiega una nota di Isf, ‘sarebbero coinvolte anche aziende italiane’. ‘Le aziende europee Siemens e Nokia – si legge in un documento diffuso oggi dall’esecutivo di Isf – hanno recentemente confermato di aver progettato il sistema di filtraggio e censura delle comunicazioni fornendolo alle societa’ iraniane Itc e Cic che lo utilizzano per conto del ministero della Cultura allo scopo di identificare i dissidenti e bloccare siti sgraditi all’interno dell’Iran’. ‘Sono almeno 5.000 – continua il documento – i siti chiusi in questi ultimi mesi, mentre migliaia di utenti di tecnologie di comunicazione sono stati arrestati’. Isf ricorda poi le sanzioni imposte a Yahoo! dalla commissione Affari esteri della Camera degli Stati Uniti per aver collaborato con le autorita’ cinesi per l’identificazione di una utente web, rendendosi complice ‘nella violazione dei diritti umani’. (ADUC)