da Franco Abruzzo.it
Teheran, 12 aprile 2008. Non sono state rese note le accuse formulate nei confronti degli arrestati, che lavoravano per diverse riviste e siti Internet. Uno di loro, Rahim Gholami, è finito in carcere nella provincia nord-occidentale di Ardebil. L’altro, Esmail Jafari, è stato arrestato in quella meridionale di Bushehr mentre seguiva per il suo lavoro una manifestazione di operai licenziati da un’azienda locale, la Iran Sadra. Intanto Abbas Khorsandi, segretario generale di una formazione dissidente, il Partito democratico dell’Iran, è stato condannato a otto anni di reclusione per motivi che non sono stati resi noti. Un altro attivista politico, Amir Hossein Heshmat-Sazan, segretario generale del Fronte iraniano per l’unità nazionale, è stato condannato a quattro mesi di carcere e a ricevere 30 frustate. Infine, sempre Kargozaran dà notizia degli arresti ad Ardebil di tre attivisti studenteschi: Ardeshir Karimi-Khiavi, Mehdi Kiani e Aydin Gharebaghi. Anche nel loro caso, non sono state chiarite le accuse che li hanno portati in prigione. Molte pubblicazioni riformiste e pro-democratiche sono state chiuse in Iran e decine di giornalisti sono stati incarcerati fin dal 2000. Ma la repressione delle proteste di attivisti politici, studenti, femministe e sindacalisti ha visto una escalation nei due anni e mezzo da quando è presidente l’ultraconservatore Mahmud Ahmadinejad. (ANSA).