La televisione inglese, nei giorni scorsi, ha lanciato iPlayer. Si chiama così il servizio online che permette ad ogni telespettatore di scaricare i propri programmi preferiti. Mark Thompson, direttore generale del network si è definito molto soddisfatto dell’impresa e ha detto di considerare questa offerta una “pietra miliare”, al pari dell’arrivo della tv a colori.
Gli utenti che utilizzano iPlayer possono scaricare i programmi trasmessi negli ultimi sette giorni: la copia scaricata può essere tenuta disponibile come copia sul proprio hard disk per trenta giorni, o per sette dalla prima volta che è stato guardato.
iPlayer, che sembra essere un ottimo esempio di “apertura” e integrazione tra vecchi e nuovi media, ha già ricevuto critiche dagli utenti: prima di tutto perché il download del software è permesso solo sul sistema operativo Windows XP, poi per problemi di natura prettamente tecnica e legati all’impossibilità di scaricare alcuni programmi televisivi a causa di qualche conflitto di sistema. Inoltre i telespettatori cominciano già a richiedere un ampliamento dell’archivio, che contempli la possibilità di reperire trasmissioni anche dagli archivi storici dell’emittente. Un desiderio che potrebbe non passare inosservato, soprattutto se teniamo conto che la BBC è sempre stata leader, tra le emittenti pubbliche europee, delle innovazioni su web.
Il lettore multimediale è ora disponibile in versione beta. Per accedere al servizio è necessario trovarsi sul territorio britannico e pagare regolarmente il canone televisivo: la registrazione è obbligatoria. (M.M.)