La grande attesa europea per l’iPhone di Steve Jobs sembra poter terminare con la fine di quest’anno, ma non per l’Italia, dove l’apparecchio touchscreen arriverà solo entro la primavera 2008. Naturalmente non mancano indiscrezioni di ogni tipo, riguardanti le numerose ipotesi su quali saranno le compagnie di telefonia mobile che studieranno accordi con Apple: se in Inghilterra i “rumors” estivi sembrano indicare la società O2, in Germania succede lo stesso per T-Mobile, per finire in Italia dove, nonostante le bocche ai vertici siano apparentemente cucite, Tim sembrerebbe la compagnia più vicina all’accordo. Ma l’intesa italiana dovrà aspettare più del previsto, rispetto ad Inghilterra ed altri paesi europei e la popolazione dovrà accontentarsi (per modo di dire) del nuovo lettore multimediale iPod Touch, la recentissima novità della famiglia Apple che ha accelerato il processo di frenesia generale nei confronti della tecnologia smartphone. E l’interesse diffuso per iPhone è in continua crescita, nonostante il primo milione di acquirenti negli Stati Uniti stia mostrando segni di insoddisfazione conseguenti alla strategia economica scelta da Steve Jobs: il leader di Apple, infatti, ha ridotto il costo dell’apparecchio touchscreen da 599 a 399 dollari creando una buona dose di scontento tra i compratori. Jobs ha risposto ricordando che questi sono da considerarsi piccoli inconvenienti appartenenti ad una tecnologia in perenne sviluppo: chi continua ad attendere offerte migliori e nuove versioni non comprerà mai niente.
Apple non è comunque l’unico gruppo che si sta lanciando nella produzione di supertelefonini. Lo dimostra l’attivissima Htc, compagnia cinese che, oltre ad aver diffuso curiosità riguardo ad un possibile accordo con Goggle per il suo GPhone, sta sfruttando per i suoi apparecchi il sistema operativo Windows Mobile di Microsoft. Altro gruppo in auge è il canadese Rim, che ha appena presentato in Italia, con Vodafone, il modello Curve 8310, in Inghilterra il modello Blackberry 8820, che supporta tra l’altro, le reti Wi-Fi. (Marco Menoncello per NL)