Dopo la comunicazione della previsione relativa al calo delle nuove iscrizioni, Netflix ha visto crollare il suo titolo al NASDAQ dell’11%. Colpa del blocco dell’uscita di nuovi titoli per il Covid-19. Tuttavia, i conti della società crescono nei primi tre mesi del 2021 (+24,2% nei ricavi).
Inoltre, l’OTT ha lanciato una nuova feature, denominata “riproduci qualcosa“, che semplificherà le scelte dei contenuti da parte degli utenti costantemente indecisi.
La previsione della società
Non comincia certo bene l’anno per la società di Los Gatos per quanto concerne le iscrizioni alla piattaforma. Rispetto ai 26 mln di nuovi iscritti nel primo semestre 2020, l’OTT, per lo stesso periodo 2021, prevede solo 5 mln di nuove utenze (4 mln nel primo trimestre e 1 mln nel secondo).
Netflix ha voluto precisare come il dato possa essere stato influenzato dal blocco dell’uscita di nuovi titoli a causa dello stop del settore cinematografico nel 2020, causato dal Covid-19.
Le misure di verifica
Oltre a quanto detto, una ricerca effettuata dalla Bank of America, condotta su 1000 adulti statunitensi, ha rilevato che il 26% degli iscritti condivide le credenziali d’accesso con altre famiglie (fatto non consentito dalle politiche societarie, nonché violazione dei termini di utilizzo della piattaforma).
La società, per questo motivo, ha in previsione di adottare delle misure di verifica dell’account, affinché anche i “finti abbonati” procedano ad iscriversi.
I competitor
La previsione di calo degli abbonamenti ha sicuramente tenuto conto anche dell’ingresso nel mercato di nuovi competitor dello streaming, quali Disney+, AppleTv+ e HBO Max.
Inoltre, pesa anche la concorrenza dei già presenti YouTube, Prime Video e Hulu.
Tuttavia, secondo quanto dichiarato da Reed Hastings (ceo e founder di Netflix), la piattaforma rappresenterebbe “meno del 10% del tempo attualmente speso a guardare la tv lineare negli USA, e […] livelli ancora inferiori negli altri paesi del mondo”. Tale dichiarazione sottolinea come il principale concorrente dello streaming resti ancora la tv lineare.
Intanto i conti crescono
Netflix, visti i dati riguardanti il primo trimestre 2021 dove il numero di iscritti ha raggiunto quota 208,6 milioni, sembra momentaneamente non risentire economicamente del calo dei contratti.
La società ha infatti portato i suoi ricavi di gennaio-marzo 2021 a 7,2 mld di dollari (+24,2% rispetto al 2020).
Stessa cosa per quanto riguarda il risultato operativo e il risultato netto, rispettivamente a 1,96 mld (+104% sul primo trimestre 2020) e 1,7 mld (+140%).
Netflix nel mondo
Nel primo trimestre 2021, Netflix ha anche registrato un incremento economico in tutti i mercati nei quali è presente.
Si consideri che, solo nel mercato nord-americano, il primo trimestre è valso 3,17 mld di dollari di ricavi (+17,3% sul 2020).
Di poco inferiore il dato relativo ai mercati europeo e medio orientale, complessivamente a quota 2,3 mld di ricavi (+36%) con 68,5 mln di iscritti.
Sono anche cresciuti i mercati sud-americano e asiatico, i quali rispettivamente fanno segnare un +5,5% (837 mln di dollari) e un +57,4% (762 mln) rispetto al primo trimestre 2020.
Il free cash flow
Rimane in trend positivo anche il free cash flow (differenza tra entrate e uscite), chiudendo il primo trimestre 2021 a 692 mln di dollari.
La cassa, come spiegato dai vertici di Netflix, quest’anno raggiungerà il pareggio, consentendo alla società di investire più di 17 mld di dollari in nuovi contenuti.
Tali investimenti saranno spalmati su tutti i maggiori mercati cinematografici che sono tornati a operare in sicurezza (ad eccezione di quello indiano e di quello brasiliano).
No a finanziamenti esterni
Netflix ha inoltre specificato come questo trend economico positivo gioverà alla società, che non dovrà più richiedere finanziamenti esterni come successo negli anni precedenti.
Nuovi contenuti come soluzione
In conclusione, bisognerà attendere la fine dell’anno per capire se Netflix riuscirà a smentire la previsione di calo degli abbonamenti grazie agli investimenti che verranno messi in campo. Ciò potrebbe anche consentire alla società di incrementare ulteriormente i propri risultati economici.
Riproduci qualcosa
Intanto la piattaforma ha introdotto in questi giorni la funzione “riproduci qualcosa” che delega la scelta dell’offerta all’algoritmo sulla base dei dati che il sistema ha raccolto nel corso della profilazione dell’utente. Un’opzione facilitatoria apparentemente innoqua, i cui effetti comportamentali sull’utenza potrebbero essere però estremamente rilevanti. Proiettandoci verso un futuro di condizionamento delle scelte televisive. (E.T. per NL)