Al colosso SVOD (Subscription Video On Demand) guidato da Reed Hastings 137 milioni di utenti nel mondo non bastano. Per questo Netflix sta differenziando sempre più la propria offerta per cercare di catturare un numero maggiore di pubblico.
Obiettivo è l’Asia, un mercato completamente differente da quello americano e da quello europeo, soprattutto per quanto riguarda le modalità di visione.
Mentre negli States e nel Vecchio Continente la televisione è ancora il mezzo preferito attraverso cui guardare i contenuti in streaming della grande N, in Asia è preponderante l’utilizzo di dispositivi mobile.
Proprio per queste diverse abitudini di utilizzo, la piattaforma ha deciso di avviare una sperimentazione nel mercato asiatico, in Malesia in particolare, dove, con un abbonamento al costo di 3,50 euro, è possibile vedere di film e serie tv solo tramite smartphone e tablet. Tuttavia, per conquistare un numero sempre maggiore di abbonati non basta un prezzo che, se rapportato alle offerte in Italia da 7,99 euro, 10,99 o 13,99, appare decisamente basso (ma pur sempre in linea con i concorrenti presenti sul territorio), servono contenuti pensati e realizzati ad hoc per quei precisi utenti. Detto, fatto: alla prima presentazione di contenuti della regione asiatica, avvenuta a Singapore, Reed Hastings e il Chief Content Officer, Ted Sarandos, hanno svelato diciassette nuove produzioni provenienti da Giappone, Taiwan, Thailandia, India e Corea del Sud.
In particolare, ciò che ha spinto e che sta continuando a far muovere Netflix anche verso film e serie televisive dal sapore orientale è l’attrattiva che questi contenuti hanno anche oltre i confini dell’Asia.
A tal proposito, Sarandos ha così raccontato questo fenomeno di produzioni locali che conquistano anche il pubblico più lontano: “Il bello di Netflix è che riusciamo ad acquisire storie inedite da Corea del Sud, Thailandia, Giappone, India, Taiwan o altrove e a offrirle facilmente agli abbonati di tutta l’Asia e del mondo. Quest’anno oltre la metà delle ore di contenuti asiatici su Netflix sono state guardate al di fuori della regione. Possiamo quindi affermare con fiducia che la nostra prossima selezione di produzioni asiatiche troverà appassionati nelle nazioni d’origine e anche all’estero”.
Prezzi concorrenziali e contenuti intrisi di cultura orientale per superare la già altissima quota di abbonati che l’OTT di Los Gatos può vantare e, in particolare, per conquistare l’India, con un potenziale – stando alle stime dello stesso Hastings – di 100 milioni di clienti. (G.C. per NL)