Lo diciamo da tempo: il futuro della tv è su Internet.
Di qui a qualche anno, la web tv non sarà (più) l’indispensabile completamento dell’offerta via etere (analogico, digitale, sat), ma sarà il principale mezzo di distribuzione dei programmi (la diffusione via etere ne sarà corollario).
Peraltro, lo spazio sul web è virtualmente infinito, sicché i problemi di pluralismo tanto dibattuti in sede sociopolitica saranno superati a piè pari: per esempio e per inciso, le famose e contestate Telestreet potrebbero guardare con interesse ed immediata accessibilità a questa soluzione, anziché rischiare procedimenti penali a seguito di attivazione di microtrasmettitori che al più potrebbero essere seguiti da qualche decina di persone (il gioco vale la candela?).
La qualità dello streaming video migliora di mese in mese, come è possibile visionare direttamente sul sito www.pctelevision.it, che ospita una serie di emittenti di varie dimensioni e tipologia e sul quale è domiciliata anche l’emittente regionale lombarda Più Blu Lombardia, che sull’Ip Tv sta alacremente investendo (sta già testando la web tv mobile sui cellulari, che potrebbe rendere obsoleto il DVB-H e derivati).
L’antico pregiudizio legato alle difficoltà tecniche della fruizione on-line dei programmi tv appare quindi superato e tra non molto la qualità video sarà prossima a quella HD: tale fattore, unitamente alla progressiva affermazione della banda larga in gran parte delle aree civilizzate del pianeta, segnerà il vero switch-off televisivo.