Sarà il provider IP o la tv l’aggregatore degli aggregatori? All’IBC di Amsterdam (che si conclude oggi) se ne discute.
A sostenere la seconda tesi (quella del dominio da parte dell’apparecchio tv) vi è l’oggettiva circostanza che, come in movimento lo è lo smartphone, nell’indoor il televisore (nel senso tecnico) è il device più prossimo all’utente e con la tendenza alla multipiattaforma dei nuovi televisori (DTT, sat, IP) questi ultimi, con i propri smarthub, stanno diventando il collettore dei aggregatori di contenuti come Netflix, YouTube, TuneIn, ecc.A favore della prima (provider IP) vi è invece l’esempio di Comcast, azienda USA che ha appena annunciato il lancio ufficiale di YouTube nella sua interfaccia X1, cui seguirà l’integrazione di CBS Sports Fantasy Football.
Dopo l’accordo per supportare TuneIn nello sviluppo della radio IP, Comcast ha infatti iniziato a testare l’integrazione di YouTube sulla sua piattaforma video X1, dove è ora presente nella sezione app della guida.
Comcast Corporation è ad oggi il più grande operatore via cavo degli Stati Uniti (head quarter a Philadelphia) e una delle principali industrie mediatiche del mondo, avendo acquistato nel gennaio del 2011 la maggioranza del gruppo multimediale internazionale NBC Universal. La sua attività consiste principalmente nella fornitura di servizi di tv via cavo, internet e di digital phone presentandosi sul mercato americano attraverso il marchio Xfinity.
Dopo l’acquisizione della NBC Universal, Comcast è anche un produttore di contenuti televisivi e cinematografici, possedendo numerosi canali satellitari e via cavo, due canali nazionali (NBC e Telemundo), uno studio cinematografico di primo livello (Universal Pictures), numerosi parchi tematici e diverse proprietà internet.
Nel merito della recente operazione, il provider USA aveva annunciato a febbraio di aver firmato un accordo per includere YouTube nella sua piattaforma X1, ora disponibile in circa il 55% della platea di abbonati alla pay-tv. L’annuncio era arrivato subito dopo che Comcast aveva integrato Netflix come un servizio X1 nativo.
L’applicazione YouTube di X1 include l’accesso all’intero catalogo della piattaforma generato gratuitamente da utenti, nonché i servizi di sottoscrizione a YouTube Red e a YouTube TV (l‘applicazione consente anche agli utenti di inviare contenuti a YouTube da dispositivi mobili).
Il contenuto di YouTube 4K è inoltre disponibile per gli utenti X1 che dispongono della nuova set-top Xi6, che supporta sia la gamma dinamica 4K che quella alta dinamica.
“Vogliamo diventare l’aggregatore degli aggregatori – aveva dichiarato Brian Roberts ceo di Comcast – Siamo completamente orientati a un paio di principi fondamentali, uno dei quali è quello di dare al cliente la migliore interfaccia, e lo faremo con il contenuto che vogliono. La nostra strategia è di integrare sempre più contenuti sulla nostra piattaforma“, ha aggiunto
“Ora potremo esaminare cosa succederà con l’arrivo sulla piattaforma di numerosi aggregatori di contenuti che prima non avrebbero potuto farlo a causa dei costi conseguenti“, ha commentato sul punto Greg Riker, senior VP of Americas for Metrological Group.
“Chi controlla l’HDMI controlla il cliente”, è stato invece il lapidario commento di Jon Walkenhorst, CTO di Technicolor’s Connected Home.
Viceversa, se l’evoluzione della smart tv avverrà nella direzione dell’aggregatore degli aggregatori di contenuti, sarà assegnato un ruolo primario a costruttori dominanti, come Samsung, ponendo in discussione nuovamente gli equilibri di mercato. (E.G. per NL)