Nel sovraffollato settore dello streaming video on demand ormai è diventata tutta una questione di investimenti da capogiro.
A distanza di pochi anni, Netflix, Amazon e Apple hanno aumentato notevolmente i propri budget nella produzione di contenuti audiovisivi.
Secondo il quotidiano Italia Oggi, infatti, nel 2013 i protagonisti dello svod avrebbero investito circa 3,5 miliardi di dollari. Dopo solo 6 anni, questa somma di denaro sarebbe incrementata raggiungendo i 27 miliardi di dollari.
E seppur saturo, il mercato promette di non arrestarsi così facilmente: basti pensare ai numerosi player che si sono insediati nel territorio USA in tempi brevissimi con i loro servizi in abbonamento (Disney+, Apple Tv+, Hbo Now, Amazon Prime, Hulu & Co.).
Di certo, tutti questi soggetti non hanno nessuna intenzione di fermarsi al solo business americano, ma puntano ad espandersi oltreoceano, in Europa e Asia in primis.
Proprio il Vecchio Continente, poi, starebbe diventando luogo di importanti trattative. Tra i vari player interessati all’espansione nel territorio europeo spiccano Amazon e la società californiana Roku, pioniere della tv in streaming.
Quest’ultima, come ha annunciato il ceo Anthony Wood a IFA 2019 (la più antica fiera internazionale dell’elettronica di consumo che si svolge ogni anno a Berlino), ha appena concluso un deal con i produttori cinesi di smart tv Hisense per avere, di default, entro la fine dell’anno il proprio sistema operativo in tutti i modelli di tv che saranno venduti nel Regno Unito.
I nuovi modelli Hisense Roku Tv, combinati con il programma di licenza dell’azienda di Wood, consentiranno l’accesso a migliaia di canali streaming con le tecnologie di immagine e schermo di Hisense, che assicurano una risoluzione 4K Ultra HD e un miglior dettaglio e livello di contrasto HDR.
Lo scopo di Roku è quello di raggiungere oltre il 50% delle smart tv di tutto il mondo. “Mentre i consumatori amano la semplicità e le funzionalità avanzate di Roku Tv, i produttori tv beneficiano del basso costo di produzione, di una varietà di opzioni tecnologiche e del supporto di Roku. La capacità di portare rapidamente sul mercato un’esperienza di smart tv leader di settore che viene regolarmente aggiornata da Roku e con una vasta offerta di intrattenimento offre ai produttori tv un vantaggio nel competitivo segmento tv”, ha affermato Wood, che aggiunge “abbiamo il piacere di portare il programma di licenza di Roku Tv in Europa e ci auguriamo di vedere le prime Hisense Roku Tv sul mercato già quest’anno” (fonte Ansa). Intanto, anche Amazon si dà da fare per assicurarsi una fetta di mercato: sempre in occasione della fiera tecnologica, l’azienda di Jeff Bezos avrebbe annunciato l’accordo con le smart tv Grundig made in Germany per avere il suo software Fire Tv in tutte le apparecchiature.
Anche in questo caso il software di Amazon consentirebbe l’accesso a migliaia di canali, app e contenuti attraverso un’unica piattaforma.
Le mire espansionistiche oltreoceano dei big dello svod, dunque, proseguono, con il chiaro intento di allargare il numero di abbonati: al momento Fire Tv conterebbe 37 milioni di utenti contro i 30,5 milioni di Roku. (G.S. per NL)