Durante il Disney Investor Day 2019 i vertici dell’azienda di Burbank hanno esposto la strategia elaborata e rivolta ai consumatori. In particolare, oltre a Hulu, alla piattaforma indiana Hotstar ed al servizio dedicato allo sport ESPN+, è stato presentato il tanto atteso svod Disney+, il quale vuole dare filo da torcere alle rivali Netflix, Amazon Prime e alle molteplici altre offerte presenti e future dei big del settore.
Questo nuovo servizio di streaming video on demand partirà negli Stati Uniti il prossimo 12/11/2019 con un prezzo assolutamente competitivo: 6,99 dollari al mese o 69,99 dollari all’anno (cifre ben al di sotto di quelle dei concorrenti). Dopo il lancio negli USA, in un progetto di espansione globale, nei primi mesi del 2020 sarà la volta dell’Europa occidentale – Italia compresa – e dell’Asia; a seguire, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, toccherà all’Europa orientale e al Sud America.
La compagnia, lato utenti, punta in alto: l’obiettivo è di attrarre tra i 60 e i 90 milioni di sottoscrittori in tutto il mondo entro la fine del 2024 (anno in cui il servizio dovrebbe divenire redditizio).
Guardando al dettaglio dell’offerta, come annunciato durante il Disney Investor Day, la piattaforma racchiuderà i marchi Disney, Pixar, Marvel, Star Wars e National Geographic: l’ampia gamma di contenuti proposti, destinati a tutta la famiglia, spazieranno quindi dai classici del mondo di Topolino (live-action compresi, ovviamente), ai titoli Pixar come Toy Story, alla saga degli Avengers e a quella di Guerre Stellari, fino ai documentari di NatGeo. Per rendere il tutto ancora più desiderabile per gli amanti del genere (e, al tempo stesso, per erodere quote di mercato ai rivali), sono previsti film e serie tv originali, per la sola piattaforma: tra i molti in programma vi sono The Mandalorian, una serie tratta dall’universo di Star Wars, The Falcon and The Winter Soldier dal mondo degli Avengers e Into the Unknown: Making Frozen 2, una serie-documentario che mostra il dietro le quinte del film di animazione.Inoltre, frutto della recente acquisizione della 21st Century Fox, saranno disponibili tutte le trenta stagioni dei The Simpsons e titoli per tutta la famiglia, come The Sound of Music (conosciuto nel nostro Paese come Tutti insieme appassionatamente). Punto di forza della piattaforma – qualora l’ampio catalogo non fosse sufficiente a convincere il pubblico – sarà anche l’assenza di pubblicità, caratteristica che potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio dal lato economico.
Nel comunicato stampa relativo al Disney Investor Day, Bob Iger – Ceo del gruppo – ha così commentato questo significativo momento: “Disney+ segna un coraggioso passo avanti verso una nuova entusiasmante era per la nostra azienda, in cui i consumatori avranno una connessione diretta con l’incredibile varietà di contenuti creativi, il marchio della The Walt Disney Company. Siamo convinti che la combinazione tra la nostra impareggiabile narrazione, i marchi amati, l’iconico franchising e la tecnologia all’avanguardia renderà Disney+ un punto di riferimento nel mercato per gli utenti e allo stesso modo per gli azionisti”. Una strategia aggressiva che non solo raccoglie i contenuti del vasto universo Disney sotto un unico tetto, ma toglie a terzi i diritti concessi nel passato, riducendo in questo modo l’offerta dei concorrenti. (G.C. per NL)