Il servizio di film e serie tv in streaming di Disney sta cominciando a prendere forma: manca ancora il nome e non è stata ancora definita la formula di vendita al pubblico, ma è già stato nominato Ricky Strauss come responsabile dei contenuti e del marketing del servizio streaming.
Strauss non è affatto un nome nuovo in casa Disney, avendo seguito un episodio della saga Star Wars, il film Black Panther e il recente successo di animazione Inside Out, oltre che aver lavorato per la Columbia per pellicole come Go e The Help. La nomina di un professionista con tale ventaglio di esperienza fa presupporre che l’offerta che Disney si appresta ad inserire nella futura piattaforma sarà ampia e variegata. Pensiero che sembra trovare conferma nel coinvolgimento di due registi di spicco – Tom McCarty (celebre, tra gli altri film, per Il Caso Spotlight) e Jon Favreau (regia di Iron Man) – per le produzioni, rispettivamente dell’adattamento cinematografico del libro per ragazzi Timmi Failure e di uno spin-off di Star Wars.
Altri contenuti noti sono poi i sequel di High School Musical, Monsters & Co. e Muppets. I rumors del settore parlano di 9 film in produzione, con budget che variano dai 20 ai 60 milioni di euro. Alle produzioni originali, poi, si sommeranno i contenuti provenienti dalle acquisizioni e partnership che Disney sta sviluppando: lo sport di Espn+, le serie tv, i cartoni animati e i documentari National Geographic dell’universo Fox.
L’impiego di forze e risorse faraonico che può permettersi Disney certamente impensierisce la diretta concorrenza, Netflix su tutte, che sta vivendo la sua prima vera fase calante dopo il boom d’espansione internazionale (e intanto annuncia lo sbarco nel mercato radiofonico).
L’unico “tallone d’Achille” – se così si può definire – dell’impresa streaming di Disney è la mancanza dei diritti per la saga Star Wars, di proprietà della Turner. Non è una questione di lana caprina, considerata l’importanza della saga tanto per Disney, quanto per Turner, per la quale il semplice possesso dei diritti potrebbe valere più di qualsiasi prezzo che la concorrenza fosse disposta a pagare. (P.B. per NL)