È giunto il momento che le tv tradizionali compiano una rivoluzione digitale. Promotrice di questo cambiamento è DATV (Digital Assets for TV), la prima realtà in Europa ad offrire una suite completa di strumenti digitali per i broadcaster in grado di dare loro le potenzialità di un sito Internet.
Ormai l’interazione e l’integrazione fra televisione lineare e Internet diverrà sempre più consistente; per questo motivo, per la prima volta sul mercato italiano, un gruppo di professionisti provenienti sia dal mondo della televisione, sia dal mondo del digitale ha sviluppato nuovi strumenti per aiutare i broadcaster a trarre maggiori benefici dalle opportunità che Internet offre, spingendoli verso un processo di digitalizzazione della loro offerta.
Luca Di Cesare, fondatore di DATV, di fronte all’esigenza di compiere un cambiamento radicale sul fronte televisivo, ha dichiarato: “Stiamo entrando in una fase di profondo rinnovamento del modo di fare e guardare la televisione, una vera e propria rivoluzione digitale guidata principalmente dalla sempre più capillare diffusione del protocollo HBBtv [standard che permette l’interattività, prevedendo la presenza simultanea sulla tv del segnale televisivo e del segnale Internet, ndr], che si sta già affermando come standard in tutto il mondo e sta impattando la programmazione televisiva su tutti i fronti: dalla creazione e scoperta dei contenuti, alla pubblicità, alla relazione con i telespettatori. I broadcaster possono cogliere nuove opportunità solo se sapranno sfruttare al meglio questa tecnologia e i dati che ne derivano”.
Questa combinazione di tecnologie, che fino a poco tempo fa erano del tutto separate, permetterebbe quindi di arricchire le tv con le funzionalità di Internet: ad esempio, la misurazione dell’indice di ascolto dei telespettatori, la targettizzazione, la registrazione e altri strumenti per contenuti addizionali.
“Questa tecnologia consente di portare tutto quello che è standard su Internet in tv – ha spiegato Di Cesare su Italia Oggi – da una parte per offrire un’esperienza personalizzata ai telespettatori, dall’altra per dare ai broadcaster nuovi strumenti per intrattenere e recuperare audience che stanno perdendo a vantaggio di Netflix o YouTube”.
Per il momento, si sta testando la suite su alcuni canali televisivi, ma DATV ha l’obiettivo di espandersi in altri Paesi europei oltre l’Italia entro la fine del 2019. Nel frattempo si dovrà attendere il 2020 e il 2022, anni in cui ci sarà il nuovo switch-off, che obbligherà molte famiglie a cambiare tv o decoder per ricevere le trasmissioni con il digitale terrestre di seconda generazione. (G.S. per NL)