Un pensiero comune tra gli operatori del settore radiofonico è che gli stacchi pubblicitari in radio siano troppi e durino troppo a lungo, con il rischio di perdere ascoltatori.
C’è chi, in questo tallone d’Achille dei broadcaster, vede un’opportunità per la propria azienda: è il CEO di Pandora Roger Lynch che, durante la Conferenza “Morgan Stanley Technology”, dedicata a media e telecomunicazioni, ha palesato l’intenzione di impossessarsi di una parte del mercato pubblicitario radiofonico, che varrebbe 16 miliardi di dollari l’anno.
Lynch si è detto in assoluto disaccordo con chi ritiene che il sovraffollamento pubblicitario possa essere la causa della morte della radio broadcast e ritiene invece che questo “neo” possa essere un’opportunità per Pandora: “La pubblicità presente su Pandora è solo una piccola parte se confrontata con quella presente sulle radio terresti. E non possiamo incrementarla, I nostri ascoltatori non ce lo permetterebbero. Per questo il sovraffollamento pubblicitario che si verifica sulle radio può essere per noi un’opportunità”.
Per rendere effettiva questa prospettiva ottimistica, il CEO di Pandora sembra avere un piano in tre “step”: “la prima cosa da fare è efficientare l’usabilità di Pandora rendendone estremamente semplice l’uso non appena si entra in auto, semplicemente premendo il tasto ‘on’”
“Il secondo punto – ha proseguito Lynch – prevede l’espansione dell’offerta dei contenuti”. L’ a.d. è infatti convinto che, nonostante l’80% degli ascolti in auto avvenga ancora su radio FM, sia possibile e doveroso conquistare la restante fetta con un’offerta più ampia, che spinga l’ascoltatore a spostarsi dalla radio tradizionale a Pandora. L’allargamento dei contenuti di cui il CEO ha parlato, probabilmente, avverrà con l’inserimento di programmi “parlati”, come i podcast, il cui costo è molto lontano da quello della musica.
Infine, l’ultimo punto della strategia di Pandora così delineata, è la personalizzazione: “dobbiamo assicurarci di raggiungere un livello di personalizzazione tale per cui l’utente che sale in auto sa già cosa vuole ascoltare, che sia musica o un podcast”, ha detto Lynch.
Sarebbe questa la strategia in tre punti che aiuterebbe Pandora a farsi spazio nel mercato radiofonico, rubando ascolti alla radio via etere. Questa, unita alla possibilità della piattaforma di offrire agli inserzionisti pubblicitari servizi all’automatic e al programmatic advertising, più redditizi delle concessionarie locali che pure restano attive in 37 mercati americani. (P.B. per NL)