Investimenti pubblicitari a +4,8%. Vola Internet. Male free press e periodici. Aumentano gli inserzionisti

I risultati delle indagini sull’advertising effettuati da Nielsen mostrano una crescita degli investimenti nel periodo gennaio – agosto 2010 in tutti i principali media, ad eccezione della stampa, dove emergono notevoli differenze tra quotidiani e periodici.

Rispetto allo scorso anno, nei primi 8 mesi di quest’anno si è registrato in particolare un aumento della spesa pubblicitaria del 4,8% con + 5,3 miliardi di euro. Quanto all’andamento dei mezzi di comunicazione, la crescita maggiore dell’advertising viene rilevata su Internet, che si attesta a + 17,7%. In radio gli investimenti sono aumentati, rispetto al periodo gennaio-agosto 2009, del 12,8% ed in televisione del 7,7%, con una raccolta pubblicitaria maggiore ai 2,9 miliardi di euro. Il dato relativo al piccolo schermo considera sia i canali generalisti che i canali satellitari e, tra quest’ultimi, i marchi Sky e Fox. Fanalino di coda è la stampa: se, rispetto al 2009, i quotidiani a pagamento a livello commerciale nazionale mostrano un aumento del 3% – con una crescita degli investitori del 5,7% – vanno male invece la free press ed i periodici, nei quali la spesa pubblicitaria è calata rispettivamente del 10,8% e del 8,4%. Si mantengono stabili, poi, gli investimenti in cinema, cards e transit e migliorano i dati relativi a direct mail (+5,7%) e outdoor (+8,9%). Rispetto allo scorso anno, gli inserzionisti pubblicitari sono in aumento (+0,7%), in particolare su internet (+ 27,4%). Sul web i maggiori investimenti sono stati compiuti dai settori media/editoria (+58,5%) ed automobili (+27,3%). In tv – dove gli inserzionisti sono cresciuti del 9,1% – alimentari, telecomunicazioni e automobili sono i settori trainanti che hanno registrato notevoli aumenti, mentre è calata la spesa pubblicitaria dei settori media/editoria e finanza/assicurazioni. Se il settore automobili si conferma il principale sulla radio (+ 4,4%), sono notevolmente cresciuti nel mezzo radiofonico anche gli investimenti della distribuzione (+35,6%) e delle telecomunicazioni (+35,2%). Nel complesso, alimentari, automobili, telecomunicazioni, bevande/alcolici e abbigliamento, che costituiscono i primi 5 settori negli investimenti pubblicitari, sono aumentati in linea con l’andamento del mercato. (D.A. per NL)

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