Le regole da tempo fissate da AGCOM prevedono, infatti, che nessun operatore possa distaccare la linea all’ utente in pendenza di un reclamo o di una controversia relativa all’ importo fatturato.
Nella stessa riunione verranno fissati i nuovi termini per l’attuazione della delibera n. 418/07/CONS in materia di trasparenza della bolletta telefonica e sbarramento selettivo di chiamata, sospesa dal TAR Lazio lo scorso dicembre. Tale delibera aveva fissato il blocco gratuito e permanente per gli utenti fissi e mobili di un ampio spettro di numerazioni fra cui quelle satellitari. Il TAR ha sospeso la decisione dell’ Autorità sulla base di un ricorso di Telecom Italia ed ha imposto all’ AGCOM di allungare i termini dell’ entrata in vigore del blocco selettivo. Nel frattempo la nuova dirigenza di Telecom si è impegnata ad introdurre il blocco selettivo in tempi brevi.
Tutte le problematiche connesse alla trasparente e corretta applicazione delle tariffe nei servizi telefonici saranno oggetto domani di un incontro presso l’AGCOM con le Associazioni dei consumatori, alle quali sarà anche presentato il nuovo piano di numerazione che conterrà delle novità rilevanti in materia di tetti preventivi alla tariffazione delle chiamate.
Nel documento che sarà presentato alle Associazioni dei consumatori è previsto che i servizi superiori ad una determinata di soglia di prezzo siano permanentemente ed automaticamente disabilitati e che sia possibile attivarli solo su richiesta individuale e con apposito codice PIN. Questo intervento è diretto a risolvere radicalmente il fenomeno degli abusi in materia di numeri a sovraprezzo più volte denunciati dai consumatori.
L’AGCOM è intervenuta ripetutamente sui servizi non richiesti e sul distacco unilaterale delle linee da parte degli operatori. Nel 2007, l’attività sanzionatoria è, di fatto, aumentata non solo in termini di importi sanzionati, che sono passati dai 2.870.504,00 Euro del 2006 a 4.948.364,26 Euro, ma anche per numero totale di casi trattati. Il 2008, poi, si è aperto con una serie di contestazioni a diversi operatori, ivi inclusa una indirizzata ad Elsacom (Globalstar) per mancata pubblicazione delle condizioni tariffarie ed una Telecom Italia relativa a circa 400 casi di attivazioni di servizi ADSL non richiesti.
La materia dei servizi a sovrapprezzo vede la concorrenza di competenze di diverse istituzioni. AGCOM ricorda che nel 2001 è stata privata della competenza al rilascio delle licenze ed autorizzazioni; nel 2002 la relativa vigilanza con un altro intervento normativo è passata al Ministero delle Comunicazioni. La stessa competenza in materia di regolamentazione dei servizi a sovrapprezzo in base ad una legge del 1995 è anch’essa in capo al Ministero delle Comunicazioni.
Allo scopo di mettere ordine tra le diverse competenze il Presidente dell’AGCOM, Corrado Calabrò, il 4 aprile 2007, nel corso di un’audizione alla Camera dei Deputati, segnalò l’opportunità, a livellolegislativo “di un intervento mirato, atteso ormai da tempo, che, eliminando in radice alcune ambiguità e una certa indeterminatezza presenti nell’attuale contesto delle disposizioni primarie e secondarie, consenta, direttamente o mediante deleghe rapidamente eseguibili, di passare ad un quadro normativo che individui strumenti più adeguati per realizzare l’azione di prevenzione e di repressione di queste vere e proprie truffe commesse ai danni dei cittadini”.
AGCOM non ha di per sé poteri per far cessare l’utilizzo scorretto di singole numerazioni o revocare licenze, ma può intervenire sul piano generale delle regole di settore, sulla numerazione, sulla risoluzione delle controversie e sulla tutela dell’utenza.