Milioni di cittadini in Gran Bretagna, abituati a scaricare illegalmente film e musica da internet, potrebbero perdere la loro connessione alla rete e multe fino a 50.000 sterline nel caso in cui continuassero con la loro attività. E’ la proposta avanzata dal governo di Londra che ha stabilito misure intermedie, messe in atto dai provider, come il divieto d’accesso ai siti di condivisione dei file, la riduzione di velocità del collegamento e la sospensione temporanea dell’accesso. La notizia è riportata oggi su molti quotidiani italiani e stranieri. Come sottolinea Il Sole 24 Ore, la proposta del Ministro del Business inglese Peter Mandelson, che imposta una linea dura nei confronti di chi utilizza illegalmente musica e video pirati, s’ispira in sostanza al provvedimento francese (legge Hadopi) che prevede una serie di avvertimenti e infine un taglio della connessione ad Internet. La proposta di Mandelson, motivata dai crescenti costi che pesano sull’industria dello spettacolo a causa della pirateria, è contenuta in un emendamento al Digital Britain pubblicato a giugno che si limitava a lettere di avvertimento inviate a chi scaricava contenuti illegalmente. L’ente regolatore britannico Ofcom otterrà, secondo l’emendamentod del ministro, nuovi poteri di vigilanza e di intervento, mentre parte dei costi della "caccia ai pirati" graveranno al 50 per cento sui provider di internet. Le regole proposte solo due mesi fa davano infatti tempo a Ofcom fino al 2012 per studiare misure adatte a frenare la pirateria informatica. Mandelson ha invece deciso che era necessario intervenire con maggiore tempestività per arginare un fenomeno in crescita che comporta milioni di sterline di danni, a causa di ricavi mancati, alle compagnie discografiche e alle società cinematografiche e agli autori. Come riporta il quotidiano Il Sole 24 Ore, sono circa sette milioni – ovvero un cittadino su 12 – i britannici che scaricano da internet, con continuità, file video e musicali e secondo l’ultimo rapporto ufficiale sulle tecnologie digitali il governo non ha ancora fatto abbastanza per considerare la pirateria domestica. Secondo le proposte, Ofcom, l’autorità garante per le comunicazioni, potrà chiedere ai provider di compilare una lista dei computer che vengono utilizzati con regolarità per scaricare file illegali. A queste persone verrà quindi inviata una lettera di avvertimento e se continueranno a scaricare file, si vedranno rallentata, o tagliata del tutto, la propria connessione internet. Le multe verrebbero utilizzate solo nei casi più gravi. (fonte SIAE)