Internet, Tribunale di Roma: “Lecito lo scambio peer to peer”

“In assenza di una legislazione che crei una fattispecie ad hoc, non appare possibile dare rilevanza in questa sede ad un fenomeno assai diffuso, di difficile criminalizzazione ed avente accertamenti quasi impossibili in termini di raccolta della prova”


da Franco Abruzzo.it

Roma, 24 gennaio 2008. “In assenza di una legislazione che crei una fattispecie ad hoc, non appare possibile dare rilevanza in questa sede ad un fenomeno assai diffuso, di difficile criminalizzazione ed avente accertamenti quasi impossibili in termini di raccolta della prova”. E’ uno dei motivi per i quali il pubblico ministero di Roma Paolo Giorgio Ferri ha chiesto ed ottenuto l’archiviazione di un’inchiesta sul cosiddetto “peer to peer”, lo scambio di dati (filmati, brani musicali ed altro) attraverso i siti internet deputati a tale attività. Il fascicolo processuale era stato aperto sulla base di una denuncia nella quale si lamentava la violazione della norma sulla tutela del diritto d’autore (art.14 legge 248/2000). Nella richiesta di archiviazione, il pm Ferri ha dichiarato che lo scambio tra utenti della rete telematica “può avvenire sì per copie, ma anche per originali lecitamente acquisiti“. Ma al di là dei problemi di giurisdizione legati all’esecuzione di indagini che vertono, il più delle volte, su scambi che avvengono “estero su estero“, il magistrato ha ritenuto che “non sempre è ravvisabile quel lucro espressamente richiesto dalla norma penale” anche se è “indiscusso che sia colui che é download (chi acquisisce il dato), che colui che è upload (fornitore del dato) commetta un torto di natura civilistica per i diritti d’autore, comunque evasi”. (ANSA).

INTERNET: CORTIANA, SU E-MULE SENTENZA SAGGIA

Roma, 24 gennaio 2008. Con la sentenza relativa alla piattaforma di scambio e condivisione eMule, “il Tribunale di Roma ha molto saggiamente distinto le responsabilità personali delle azioni messe in atto nello spazio virtuale di internet da quelle dei servizi e delle applicazioni per la navigazione in rete”. Lo dice Fiorello Cortiana (Verdi) esponente della consulta sulla governance di internet. Cortiana si augura che la decisione del tribunale di Roma “faccia giurisprudenza e metta fine ai tentativi oscurantisti e impraticabili di precludere la neutralità della rete, favorendo invece gli sviluppi delle pratiche innovative virtuose come l’introduzione del fair use e l’uso delle licenze creative commons”. (ANSA).

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