La notizia che Daniela Martani, l’ormai nota ex hostess dell’Alitalia, con partecipazione anche al Grande Fratello e alla Fattoria, ha deciso di sporgere denuncia contro gli utenti di facebook che l’hanno fatta oggetto di insulti e frasi volgari, ha riportato in auge la discussione sulla libertà d’espressione su facebook e su internet in generale.
La Martani ha dichiarato che se si insulta qualcuno su internet è come farlo nel mondo reale. E’ vero. Facebook e internet sono una grande opportunità per la libertà di parola. Basterebbe pensare al ruolo di denuncia che esercitano nei paesi autoritari ( e la conseguente repressione che da essi viene esercitata sul mezzo informatico). Ma il rispetto dell’altro, pur nell’ambito del sacrosanto diritto di critica, deve essere tutelato. Non possiamo non ricordare che si sono solo da poco spenti gli echi delle polemiche nate in seguito alla diffamazione perpetrata su internet nei confronti del ministro Mara Carfagna, fatta oggetto di un incredibile assalto mediatico. Si dice internet è “anarchico”, volendo intendere che è permessa qualsiasi posizione culturale, qualsiasi opinione; ma c’è un limite, c’è la doverosa attenzione al rispetto dell’altro. Oggi dimentichiamo troppo spesso il rispetto delle regole del vivere civile ed anzi si crede che infrangerle sia moderno, giovane, rivoluzionario, in . Al di là, quindi, della repressione che eserciterà la Polizia Postale nei confronti di questo e di simili episodi, è la nostra coscienza civile che deve crescere. Internet e le varie piattaforme sociali mostrano il volto della nostra società, ma spesso è quello peggiore, così come avviene per le strade alla guida delle auto, negli stadi, nelle scuole. Internet non può essere il luogo in cui si dia la stura al peggio che c’è in noi. Imparare ad autoregolamentarsi significa un utilizzo più vero di questo incredibile mezzo di comunicazione, che non può essere relegato a sfogatoio dei più bassi istinti. (Antonio F. Vinci per NL)
La Martani ha dichiarato che se si insulta qualcuno su internet è come farlo nel mondo reale. E’ vero. Facebook e internet sono una grande opportunità per la libertà di parola. Basterebbe pensare al ruolo di denuncia che esercitano nei paesi autoritari ( e la conseguente repressione che da essi viene esercitata sul mezzo informatico). Ma il rispetto dell’altro, pur nell’ambito del sacrosanto diritto di critica, deve essere tutelato. Non possiamo non ricordare che si sono solo da poco spenti gli echi delle polemiche nate in seguito alla diffamazione perpetrata su internet nei confronti del ministro Mara Carfagna, fatta oggetto di un incredibile assalto mediatico. Si dice internet è “anarchico”, volendo intendere che è permessa qualsiasi posizione culturale, qualsiasi opinione; ma c’è un limite, c’è la doverosa attenzione al rispetto dell’altro. Oggi dimentichiamo troppo spesso il rispetto delle regole del vivere civile ed anzi si crede che infrangerle sia moderno, giovane, rivoluzionario, in . Al di là, quindi, della repressione che eserciterà la Polizia Postale nei confronti di questo e di simili episodi, è la nostra coscienza civile che deve crescere. Internet e le varie piattaforme sociali mostrano il volto della nostra società, ma spesso è quello peggiore, così come avviene per le strade alla guida delle auto, negli stadi, nelle scuole. Internet non può essere il luogo in cui si dia la stura al peggio che c’è in noi. Imparare ad autoregolamentarsi significa un utilizzo più vero di questo incredibile mezzo di comunicazione, che non può essere relegato a sfogatoio dei più bassi istinti. (Antonio F. Vinci per NL)