Stop allo spam, o posta indesiderata, che infesta ogni giorno le cassette di posta elettronica di centinaia di milioni di cittadini: a chiederlo è la Commissione Ue, i cui dati diffusi oggi dimostrano come l’Italia sia il primo produttore di spam a livello europeo. Bruxelles vuole che gli Stati membri adottino “sanzioni civili e penali per combattere la posta indesiderata”, un problema che il 65% dei cittadini Ue considera ancora eccessivo, si legge nel documento adottato oggi dalla Commissione. “Lo spam è una piaga che colpisce quotidianamente il 65% dei cittadini Ue”, ha detto oggi il commissario alle Tlc, Viviane Reding. E, spiega il commissario, nonostante lo spamming sia “vietato dalla legge, il divieto non viene applicato”. Per questo oggi Reding, assieme al commissario alla Protezione dei consumatori Meglena Kuneva, ha chiesto “sanzioni più efficaci contro chi invia spam”. Secondo i dati diffusi dalla Commissione, gli Usa producono la maggior parte dello spam mondiale (19,8%), seguita dalla Cina (9,9%) e dalla Russia (6,4%). All’ottavo posto nella top ten dei maggiori produttori di spam c’é l’Italia (3%), il primo Paese europeo per diffusione di posta indesiderata. (ANSA)