Il mensile Audiweb avrebbe segnalato come la crescita dei naviganti italiani si dimostri, giorno dopo giorno, sempre più massiccia. Sebbene un incremento dell’utilizzo del web sia confermato dalle ricerche, le stime confrontate con il resto dell’Europa rimangono ancora sotto la media. I problemi legati alla diffusione di internet (sia esso considerato con banda larga o con velocità più limitate) sono notevoli e soprattutto tendono a diversificare il modo di vivere internet e, di conseguenza, il modo di sfuttarne le funzionalità all’interno della propria vita quotidiana e professionale. I risultati mostrano comunque una crescita del 5% di persone connesse alla rete rispetto al mese di febbraio; il 40% di questi (una percentuale decisamente interessante) lo fa per lavoro, per lo più connettendosi da remoto al server dell’ufficio o della società (sfruttando connessioni di tipo VPN, riservate a chi lavora con postazioni connesse ad uno o più server centrali). I siti comunemente più visitati rimangono quelli di informazione (17,8 milioni di utenti), a conferma del fatto di come l’aggiornamento continuo e rapido, tipico del web, soddisfi le esigenze del popolo italiano. Seguono i portali dedicati al settore viaggi e vacanze (14,2 milioni di utenti), probabilmente sempre più convenienti rispetto alle tradizionali agenzie. Da sottolineare inoltre che sono gli uomini, con 57 punti percentuali, a navigare più delle donne e che l’incremento maggiore di utenti si registra nella fascia d’età che va dai 25 ai 34 anni. Significativo è anche il trend secondo il quale aumenterebbe a vista d’occhio gli utenti connessi under 11: accedere a internet risulta sempre più semplice e immediato, sebbene l’utilizzo entro certe fasce sarebbe bene venisse costantemente controllato, con l’obiettivo di consapevolizzare i giovani internauti sull’utilizzo intelligente del proprio computer. (Marco Menoncello per NL)