Gli adolescenti nella rete ci abitano. I contenuti postati sul web crescono a dismisura grazie al contributo dei più giovani, affascinati da ciò che su internet si legge e si scrive, dalla possibilità di poter così esprimere la propria creatività e socialità. Ad illustrare gli atteggiamenti dei minori che navigano in rete, è Pew & Internet American Life Project, con lo studio Teens and Social Media. Se il 93 % dei ragazzi intervistati a fine 2006, un migliaio di americani fra i 12 e i 17 anni, ha dichiarato di essere utente Internet, il 64 % vede il web come una piattaforma per esprimersi e per comunicare. Una tendenza in crescita rispetto ai dati del 2004, quando erano il 57 %i ragazzi USA ad estrinsecare la propria creatività e personalità in rete. Una tendenza che coinvolge in particolare quelli che vivono nelle zone residenziali limitrofe alle città, nelle famiglie più agiate e con una maggiore capacità di spesa. Ma che cosa li entusiasma? Raccontano storie e pubblicano immagini(39%), gestiscono blog con gli amici o pagine web dedicate ai gruppi a cui appartengono (33%), arricchiscono blog o pagine personali(rispettivamente il 28 e il 27%), rielaborano, reinventano, personalizzano contenuti postati da altri(26%) e si rappresentano online con profili sui social network (55%). Fra le tendenze individuate da Pew, spicca la composizione per genere dei cittadini della blogosfera: prevale la componente femminile, con il 35% delle ragazze online che gestisce un blog, a fronte del 20 % di blogger maschi. Sono quindi le ragazze ad alimentare la crescita del blogging fra i più giovani: le percentuali relative ai ragazzi sono comparabili a quelle del 2004, mentre le ragazze che postano sono quasi raddoppiate. I servizi di condivisione di immagini e di video sono un’altra delle attività predilette dai giovani netizen: il 57%, in particolare i ragazzi più grandi, si intrattiene con le clip di YouTube o di altre piattaforme di video sharing. Ma i comportamenti degli adolescenti non si riducono alla passività: il 19% dei maschi, a fronte del 10% delle ragazze, condivide dei video; il 54% delle ragazze, a fronte del 40 % dei ragazzi, pubblica online delle foto. Sono questi dunque, alcuni dei comportamenti che canalizzano la vitalità degli adolescenti: la stragrande maggioranza dei ragazzi ha dichiarato che foto e video spesso li aiutano ad intavolare delle conversazioni con i coetanei. Ma i ragazzi, a dispetto di quanto credono genitori e istituzioni, si dimostrano più “sgamati” e prudenti della controparte “adulta”: solo il 21% del campione ha dichiarato di non restringere in alcun modo l’accesso ai profili e ai contenuti postati online. Sono coloro che gestiscono delle pagine personali sui social network, a sfruttare appieno la natura relazionale di tutti i social media: fra gli adolescenti che gestiscono un proprio profilo, tre su quattro hanno dichiarato di aver interagito con dei coetanei attraverso i commenti a blog, contenuti o profili. Decisamente meno utilizzati dei commenti testuali e personali sono i vari poke, kudos o wink, gli strumenti di comunicazione afoni offerti da ciascuna piattaforma. E se il web si dimostra per i giovani americani un mezzo per far crescere in modo equilibrato la propria capacità relazionale, non per questo motivo, nel proprio vademecum mediatico, i ragazzi rinunciano a interagire telefonicamente e face to face: le relazioni che intrattengono sono multicanale e integrate, un mezzo di comunicazione non esclude l’altro. L’unico canale negletto si è rivelato l’e-mail, ritenuta poco intima ed immediata per essere utilizzata nella quotidianità da più del 14 % dei ragazzi.(Paolo Masneri per NL)