“Nei prossimi giorni il ministero delle Comunicazioni, di concerto con il ministero dell’Innovazione, emanerà un decreto attuativo della legge che si occupa della repressione della pedopornografia in rete”. Lo ha annunciato il ministro Paolo Gentiloni (foto) nel corso dell’assemblea della Frt.
“Dietro questo decreto – ha sottolineato Gentiloni – c’è un lavoro di quattro-cinque mesi. Non basta immaginare di cancellare tutto con un tratto di penna o erigendo ‘muraglie cinesi’, in quanto la rete è sì una minaccia che si manifesta con la diffusione di contenuti violenti, ma è anche uno strumento che offre grandi possibilità per i giovani. E’ necessario stabilire regole concordandole con gli stakeholder, perchè neppure in Cina reggerebbe diversamente”.L’attenzione particolare a Internet è anche uno dei punti di forza del nuovo contratto di servizio che il ministero sta negoziando con la Rai. Nella bozza che si avvia a diventare stesura definitiva è stato inserito un articolo dedicato proprio all’offerta multimediale di Viale Mazzini e ritenuto da Gentiloni particolarmente qualificante. La nuova norma impegna la Rai a usare al meglio le piattaforme digitali di ogni tipo, con particolare cura per il portale Rai.it, che dovrà raggiungere livelli di eccellenza nell’ambito dei portali multimediali delle tv pubbliche europee.
In sostanza, secondo il nuovo contratto di servizio, la Rai dovrà arricchire i contenuti del suo portale ricorrendo, in particolare, allo straordinario magazzino delle Teche, promuoverlo anche attraverso i programmi radio e tv, aprire su Internet forum e spazi di discussione, elaborare contenuti specifici per il web, diffondere su tutto il territorio la propria offerta anche attraverso la rete. Rai.it dovrà essere, nelle intenzioni del ministero, non più una medaglia da appuntarsi sul petto ma un contenuto forte dell’offerta di Viale Mazzini.