Il mese scorso la stima del social network di Mark Zuckerberg ha raggiunto la fantomatica cifra di 150 milioni di utenti. Ora in soli trenta giorni gli internauti di Facebook sarebbero cresciuti addirittura del 25%. Nato negli Stati Uniti, Facebook annovera tra i suoi iscritti una percentuale altissima di nordamericani (almeno il 70%). Facendo i debiti paragoni, la community potrebbe essere, in quanto a popolosità, il sesto paese del mondo. Dando uno sguardo all’Italia, le stime non sono da meno: 8 milioni e mezzo di visitatori. Con questo potente mezzo si possono riallacciare rapporti sociali con persone che non si vedevano da anni, compagni di scuola, vecchi contatti di lavoro. Amici e parenti lontani possono rimanere aggiornati sulle rispettive esistenze; la rete è onnipotente e a dimostrarlo, ancora una volta, sono le stime. Nonostante tutto però, si nascondono pericoli non trascurabili. Ad esempio, pubblicando la propria pagina su FB si possono aggiungere foto personali di cui però, una volta pubblicate, si perdono i diritti. L’utente perde la potestà sulle proprie immagini anche, eventualmente, rimuovendole dal web. Senza contare che, tra le altre cose, non ci sono controlli sull’attendibilità delle informazioni immesse nella pagina, ad esempio sull’età inserita dal fruitore. La popolazione di minorenni, che hanno immediato e facile accesso al social network, potrebbe facilmente cadere in trappola di errori informatici troppe trascurati. (Alessandra Zarini per NL)