Sarkozy avrebbe voluto bloccare il download illegale introducendo severe misure restrittive e dando vita ad un’Autorità incaricata di perseguire i pirati del web. Ma il Parlamento si è messo di traverso, temendo di essere travolto da un’ondata di proteste. Tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Lo sanno tutti. E da questa settimana lo sa anche il Presidente Nicolas Sarkozy. Voleva dar vita ad un’Authority anti pirateria informatica, facendo approvare una legge che introduceva severe norme restrittive in materia, e invece, all’atto pratico, i suoi sostenitori in parlamento si sono tirati indietro. La legge era passata indenne al Senato, ma è rimasta impigliata nei rovi dell’Assemblea Nazionale. Il giorno della votazione la maggior parte degli aventi diritto ha preferito astenersi. Così, su 577 deputati, hanno votato solo in 36. Risultato, la legge è stata “bocciata” per 21 a 15. Il fatto, che di per sé ha dell’incredibile (una cosa del genere non accadeva da 26 anni), ha un’enorme importanza politica. I parlamentari non se la sono sentita di assumersi la responsabilità di far passare una legge che introducesse pene significative per chi scarica illegalmente musica, film o altro dal web. Perché l’Autorità per la protezione dei diritti di internet soprattutto di questo si doveva occupare. A chi veniva colto in flagrante l’Autorità avrebbe dovuto prima inviare una e-mail di avvertimento, poi una raccomandata e infine, al terzo passo falso, si procedeva con la sospensione del collegamento ad internet, per un periodo che poteva durare da due mesi ad un anno. Periodo durante il quale, tra l’altro, il pirata informatico doveva continuare a pagare il proprio abbonamento alla rete. Cosa che evidentemente è stata considerata eccessiva, considerato lo spettacolo che si è messo in piedi in Parlamento. Ora rimane da vedere se il progetto verrà accantonato o modificato. Conoscendo Sarkozy ci sarebbe da scommettere che l’Autorità alla fine sarà istituita. Ma conoscendo gli internauti c’è da dire che molto probabilmente, approvata la legge, di sicuro si troverà una qualche scappatoia. Come si può immaginare che una persona si connetta ad internet da una singola postazione? (Davide Agazzi per NL)